In Italia è arrivato Fasto, un nuovo servizio di trasporto creato da Manasjvoti Bhuyan e Swagata Bardoloi già disponibile in Inghilterra e in Francia. Essenzialmente si tratta di un servizio di taxi a due ruote descritto come “facile, veloce e conveniente” nella propria città.
Fasto mette a disposizione degli utenti due app ben distinte: una per i clienti che serve per richiedere un passaggio (Fasto – Book Two-Wheeler Taxi) e una per tutti coloro che desiderano lavorare per il servizio come driver (Fasto – Partner:Drive & Earn). Con la prima app i clienti potranno prenotare un viaggio in tempo reale oppure a un’ora specifica (ad esempio se devono andare in aeroporto) e controllare i prezzi offerti da diversi driver. Con essa sarà possibile anche controllare il percorso, in quanto ogni tragitto viene monitorato tramite GPS.
Come diventare driver di Fasto
Per lavorare in quella posizione, una persona deve ovviamente possedere un mezzo a due ruote (scooter, scooter elettrico o una moto) e avere le certificazioni di abilitazione professionale KA e KB – obbligatori per guidare motoveicoli e autovetture in maniera professionale – che possono essere conseguiti negli uffici della motorizzazione civile.
KA è una certificazione che si associa alla patente A e permette di guidare taxi, moto e auto con una massa che non supera le 1,3 t, mentre la certificazione KB si associa alla patente B e permette di guidare anche veicoli più pesanti. Una volta accertato di avere tutti i requisiti adatti, basta iscriversi nell’app e poi sarà possibile iniziare a praticare negli orari desiderati. I driver potranno anche rifiutare le richieste di un cliente, e dovranno essere loro a fornirgli il casco da indossare durante il tragitto.
Le polemiche della categoria dei tassisti
Attualmente Fasto è disponibile a Milano e Napoli, ma l’azienda sta attualmente cercando dei driver per offrire il servizio anche a Firenze. Il capoluogo toscano – che di recente ha lanciato un progetto per promuovere la mobilità in bici – è anche il luogo da cui stanno arrivando diverse polemiche su questo nuovo servizio.
Milko Signorini, presidente della Società Coop Tassisti Firenze (Socota), ha dichiarato che di questo passo la prossima tappa sarà Santo Domingo, perché lì se alzi la mano e paghi puoi farti dare un passaggio da chiunque. In un certo senso è una lamentela comprensibile.
Probabilmente i tassisti della Socota hanno paura di ricevere meno lavoro a causa del’introduzione di questo nuovo servizio, ma è ancora troppo presto per dire se l’arrivo di questo nuovo servizio impatterà davvero così tanto la loro categoria. Potrebbe anche rivelarsi un ottimo supporto, soprattutto in città che hanno molti abitanti e che vedono annualmente un sacco di turisti.