Con l’evolversi delle vicende del capitolo 1114 di One Piece, abbiamo potuto ammirare per la prima volta un elemento tanto discusso in questo arco di Egghead, ma che finora non aveva mai assunto una forma vera e propria. Si parla naturalmente della Mother Flame, la fiamma madre per tradurla nella nostra lingua, la quale sembra essere un elemento di inestimabile valore per gli Astri di Saggezza per poter continuare ad attuare il loro piano, attualmente minacciato dal messaggio di Vegapunk.
La Mother Flame si presenta al pubblico in una grossa tanica, sommersa nell’acqua o in un liquido di qualche tipo, ma comunque fiammeggiante, in quella che può essere considerata una reazione contro natura. La sua forma però ci ricorda un po’ i capelli di Luffy quando è in modalità Gear 5, facendo riflettere molti appassionati di One Piece che hanno deciso di porsi la domanda: e se Luffy fosse collegato a essa? Per tantissimi lettori, questa può chiaramente apparire come una domanda banale, dato che per forza di cose e per l’importanza del personaggio e di questo elemento, deve esserci qualche collegamento che verrà mostrato in futuro o, incrociando le dita, nel capitolo successivo, il 1115.
Eppure cosa potrebbe fare Luffy con questa fiamma? Ricordiamo che il Governo Mondiale la utilizza come arma per cancellare dall’esistenza intere isole, lasciando giganteschi solchi nell’oceano. Le particolarità al riguardo sono tante, con gli appassionati che hanno collegato i 16 raggi visti nel suo utilizzo contro Lulusia, ai 16 raggi del Sole che Ener trova come rappresentazione nel suo viaggio sulla Luna nelle storie di copertina, che vi invitiamo a recuperare. Un collegamento importante che lascia intendere non solo una possibilità di rivedere il personaggio in futuro, ma che quanto trovato da lui sia molto più importante di una semplice storia da copertina.
Luffy mangerà la Mother Flame?
Ma la teoria più interessante riguarda proprio l’utilizzo di questa Fiamma nelle mani di Luffy. Secondo quanto viene raccontato da alcuni utenti su Reddit, il personaggio di Monkey D. Luffy è ispirato a un essere chiamato Hanuman, il quale è un Dio Scimmia che ha provato a consumare il Sole, scambiandolo per un frutto maturo, tutti indizi e collegamenti che rappresentano perfettamente lo stile del nostro protagonista e un’azione per la quale nessuno si sorprenderebbe, se venisse portata avanti nell’opera di One Piece.
Quella che è stata la teoria prevalente è la seguente: La Mother Flame ricorda i capelli di Luffy per un motivo preciso, ovvero il suo essere la fonte di sostentamento principale di Nika. Il Gear 5 si presenta con un colorito bianco, simile a una stella nana bianca, ovvero un corpo celeste in esaurimento e sulla via del raffreddamento totale, un paragone che possiamo fare con la forma di Luffy, limitata e che lo drena completamente delle sue energie dopo poco tempo, facendo nascere in lui il desiderio e la necessità di mangiare per tornare in forza.
Il Sole è una stella, di riferimenti all’energia nucleare ce ne sono e la storia di Hanuman ha un’evoluzione precisa: Luffy mangerà la Mother Flame per raggiungere la sua forma Nika completa, più colorata e con un potere fiammeggiante (una cosa che Luffy ha in maniera innata, visti alcuni suoi attacchi). Così facendo riuscirà a diventare più simile all’essere che in passato era visto come estremamente potente e senza limiti, cosa che attualmente il Gear 5 di Luffy non è. Mangiare (o assorbire) la Mother Flame lo renderebbe in grado di mantenere la sua trasformazione e gli assegnerebbe il titolo di “Dio del Sole”, dato che nella parola “Nika” in giapponese sono contenuti tali caratteri.
Un nuovo power-up è probabile in opere come questa di One Piece, dunque a prescindere ci si può aspettare qualcosa di nuovo per Luffy e questa sembra essere la strada più affidabile da seguire per fedeltà alla storia di Hanuman. Tuttavia non va ignorata la possibilità che esista un’altra Mother Flame più naturale nel mondo, ancora da scoprire e che potrebbe trovarsi in luoghi sconosciuti, lasciata da Joy Boy come guida per chi, in futuro, seguirà le sue orme con lo stesso nobile obiettivo.