Nel secondo episodio della settima stagione di My Hero Academia abbiamo assistito alla fine dello scontro tra Star and Stripe e Tomura Shigaraki, dove la prima si è sacrificata per permettere a New Order di danneggiare Shigaraki e guadagnare tempo agli eroi.
Dispiace che di lei non ci viene detto molto, né sul piano personale né su quello professionale. Il dettaglio più importante del suo passato è che è stata salvata da All Might quand’era piccola, e che l’ex eroe numero uno del Giappone l’ha ispirata a intraprendere la strada dell’eroina (un po’ come accaduto con Deku).
Per un personaggio che sulla carta ci era stato presentato come davvero importante è poco, ma il secondo episodio della stagione ci rivela anche un suo lato più fragile tramite un flashback dove è in preda ai dubbi riguardo le sue capacità.
I dubbi di Star and Stripe in un flashback di My Hero Academia
Nel flashback vediamo la ragazza depressa perché con New Order non riesce ad aumentare la sua forza fisica oltre un certo limite, e qualsiasi regola lei si imponga non porta al risultato che spera. Le persone attorno a lei sostengono che i quirk siano qualcosa di estremamente personale e che forse non riesce ad usare New Order come vuole perché è una ragazza.
I suoi compagni soldati la rassicurano, dicendole che il suo sesso non c’entra niente, perché semplicemente New Order funziona in quel modo. E anche se in futuro la sua forza non dovesse bastare, potrebbe compensarla con loro, anche se sono convinti che lei sia già abbastanza forte e che un giorno possa superare persino All Might. Essenzialmente i suoi compagni le dicono di non darsi troppi pensieri.
Nonostante si tratti di un momento breve, fa capre perfettamente come i compagni di Star siano stati la sua vera forza per tutta la sua carriera, almeno dal punto di vista psicologico. Loro sono stati gli unici in grado di rincuorarla in merito ai suoi dubbi, e a farla sentire come se fosse a casa.
Durante lo scontro Shigaraki/All for One ha sfruttato il loro legame per mettere Star con le spalle al muro. Il villain ha infatti usato un jet dei suoi compagni come piattaforma su cui stare in piedi, mettendo l’eroina di fronte a una scelta: attaccare per sconfiggere Shigaraki e sacrificare un suo compagno, oppure rimanere immobile farsi colpire dal villain.
Star ha scelto la seconda opzione perché non voleva che un suo compagno finisse ucciso nello scontro. Il suo sacrifico porterà a un grande effetto sulla storia, in quanto ora gli eroi avranno qualche tempo in più per ideare un piano d’attacco contro l’Unione dei Villain.