Tragedia in Corea del Sud, dove uno youtuber di 50 anni ha perso la vita a causa di un’aggressione davanti al tribunale di Busan. Al momento dell’aggressione, la vittima era in diretta streaming e l’atto criminale è stato interamente ripreso dalla sua telecamera. Il sospetto è un altro content creator, catturato poco dopo l’aggressione.
Secondo quanto reso noto dalla polizia, gli agenti hanno ricevuto la segnalazione di un’aggressione nei confronti di “un uomo sulla quarantina” davanti al tribunale distrettuale di Busan alle 9.52 dello scorso giovedì. L’artefice del delitto si è dileguato poco dopo con una macchina.
L’agonia dello youtuber aggredito
Stando ai resoconti pubblicati, la vittima, dopo essere stata colpita dall’aggressore con un coltello, si è accasciata al suolo in condizioni critiche. Immediati i soccorsi, che hanno trasferito lo youtuber, in stato di arresto cardiaco, in un ospedale poco vicino. Di lì a poco l’uomo si è spento a causa delle ferite riportate, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
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Intorno alle 11.30, la polizia ha fermato l’uomo sospettato di aver compiuto l’aggressione e l’ha condotto in centrale per ulteriori verifiche. A quanto emerge, l’aggressore sarebbe una vecchia conoscenza della vittima: entrambi, infatti, erano youtuber molto attivi sulla piattaforma di Google e, entrambi, caricavano contenuti che ritraevano la loro vita quotidiana.
Secondo quanto è stato reso noto, i rapporti tra i due youtuber erano molto tesi: i media sudcoreani riportano che i content creator erano nel bel mezzo di una diatriba legale, causata dagli insulti e dalle aggressioni fisiche che i due si erano scambiati nel corso dei tre anni precedenti.
Lo youtuber vittima dell’aggressione, infatti, stava trasmettendo in diretta streaming proprio davanti al tribunale di Busan, dove, poco prima del tragico fatto, ha annunciato al suo pubblico di voler presentare alla Corte una domanda per il risarcimento dei danni e di voler chiedere una pesante punizione per l’altro youtuber.
A quanto emerge dalle prime indagini, sembra che il presunto aggressore abbia acquistato, il giorno prima in un supermercato della città, una lama affilata lunga tra i 30 e i 35 cm che potrebbe corrispondere all’arma utilizzata per compiere il delitto. Sullo youtuber adesso pende anche l’aggravante della premeditazione.
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