Negli ultimi giorni non si fa che parlare della chiusura inaspettata di Arkane Austin e, soprattutto, Tango Gameworks, lo sappiamo. Lo studio di Hi-Fi Rush, in particolare, sembrava aver sorpreso in positivo Microsoft in seguito al rilascio del suo rythim game ma, a quanto pare, ciò non è stato sufficiente ad evitare una dolorosa chiusura.
Il team, e non solo questo team specifico, avrebbe fino all’ultimo lavorato sodo per il suo futuro, inconsapevole del nero destino che avrebbe avuto: ciò sembra esserci confermato da un’indagine compiuta dal giornalista di Bloomberg Jason Schreier. Come dicevamo, non solo Tango Gameworks era al lavoro sul suo prossimo prodotto, ma anche Arkane Austin stava tentando di rialzarsi in seguito al flop di Redfall: ma cosa bolliva in pentola? Scopriamolo insieme.
Dalle parti di Tango Gameworks c’era aria di sequel…
Come riportato dall’articolo pubblicato da Bloomberg, sembra proprio che Tango stesse lavorando, o almeno, stesse ponendo le basi, per il sequel diretto del suo grande successo: sì, avremmo potuto vedere relativamente presto un Hi-Fi Rush 2. In particolare, sembra che fossero in corso i lavori per presentare a Microsoft una pitch di base del progetto.
Anche Arkane Austin sembrava intenzionata a fare le cose in grande, in seguito al flop di Redfall, infatti, lo studio stava gettando le basi per la realizzazione di un gioco single-player di stampo “immersive sim”, un genere piuttosto specifico che, il giornalista non lo nega, poteva fare riferimento ad un nuovo capitolo della serie di Dishonored.
Incredibilmente, Arkane Austin non avrebbe chiuso a causa di Redfall
L’articolo fa inoltre un’altra importante scoperta: sembra proprio che la chiusura del team di Austin non sia da ricollegare direttamente al flop di Redfall. Questo è quanto riferisce Matt Booty, capo degli Xbox Studios a Bloomberg. Pur non volendo “addossare” la colpa al gioco, Booty non ha fornito ulteriori giustificazioni in merito a queste misteriose chiusure.
Stando a diverse fonti, la motivazione starebbe dietro al secondo progetto capeggiato dallo stesso Booty, ossia il team Zenimax, che avrebbe spinto per la chiusura degli studi “minori” al fine di concentrare quante più energie possibili sui progetti “a colpo sicuro” come Fallout e The Elder Scrolls.