La transizione verso la mobilità elettrica rappresenta uno dei progetti più ambiziosi dell’Unione Europea, tanto da orientare le diverse istituzioni comunitarie verso questo obiettivo. Un lampante esempio di ciò è il divieto di vendita di veicoli con motore endotermico a partire dal 2035, approvato qualche tempo fa dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
Eppure questo sforzo deve essere sostenuto da un’infrastruttura energetica abbastanza efficiente da sopportare la transizione verso veicoli elettrici. A sostenere ciò è ACEA (Association des constructeur européens d’automobiles) che ha invitato l’UE a formulare un piano di sviluppo della rete capace di stare al passo con la crescita del mercato delle auto elettriche.
ACEA esorta l’Unione Europea ad installare più colonnine di ricarica
L’appello rivolto da ACEA alle istituzioni comunitarie arriva da uno studio condotto dalla stessa associazione, da cui si evince che, nel corso dello scorso anno sono state installate poco più di 150 mila punti di ricarica pubblici (poco meno di 3.000 colonnine a settimana).
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Il totale delle colonnine attualmente disponibile sul territorio dell’Unione Europea ammonta a più di 630 mila unità. Secondo quanto stimato dalla Commissione Europea, nel 2030 saranno installati 3,5 milioni punti di ricarica, ciò significherebbe posare grossomodo 410 mila colonnine ogni anno, con una media settimanale pari a 8.000 punti di ricarica (quasi tre volte la media raggiunta nel 2023).
Secondo ACEA, anche se le stime della Commissione fossero rispettate, ciò non basterebbe a sostenere la rapida crescita del mercato elettrico. L’associazione europea dei costruttori di auto ha messo a confronto il tasso di crescita delle auto elettriche con quello di installazione delle colonnine.
Il risultato? Dal 2017 le vendite di veicoli elettrici sono cresciute tre volte più velocemente rispetto ai punti di ricarica. Secondo queste stime, l’Unione Europea dovrebbe costruire la bellezza di 8,8 milioni di punti di ricarica entro il 2030 per sostenere la crescita del mercato elettrico.
Si parla, per l’esattezza, di installare circa 1,2 milioni di colonnine ogni anno, con una media di 22.445 punti di ricarica a settimana, sette volte e mezzo superiore alla media europea registrata nel corso del 2023.
Come ha osservato il Direttore Generale di ACEA, Sigrid de Vries, lo sviluppo dell’infrastruttura energetica e la conseguente facilitazione nell’accesso ai punti di ricarica pubblici è il motore trinante della conversione verso i veicoli elettrici. Lo stesso ha esortato le Istituzioni europee a sviluppare un ambizioso piano di sviluppo capace di raggiungere questo obiettivo.
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