Dead Island 2 – SoLA, la recensione del DLC: ammazzare zombie seguendo il ritmo

Tutti gli ammazza-zombie del circondario sono pregati di segnare il 17 Aprile sul calendario: è arrivato il momento di tornare a Hell-A a dare la caccia a qualsiasi cosa si muova rantolando. Sì, Dead Island 2 ha rilasciato un nuovo DLC chiamato SoLA, che si incastra perfettamente con la storia principale del titolo, di cui avevamo parlato nella nostra recensione per PS5.

Il titolo di Dambuster Studios ha creato una nuova mappa di gioco collegata alla storia principale che abbiamo già vissuto, facendoci immergere in una parte di Los Angeles dedicata a un festival dove le cose non sembrano essere andate benissimo. Tra nuovi zombie e nuovi problemi, è arrivato il momento di imbracciare le nostre armi e immergerci ancora una volta in mezzo a budella che volano e zombie famelici.

Abbiamo provato SoLA su PC nonostante la nostra recensione su PlayStation 5: abbiamo potuto apprezzare le diverse novità inserite in questo DLC, l’atmosfera completamente rinnovata e molto altro in questo breve viaggio di circa 4 ore. Ma bando alle ciance, è arrivato il momento di parlare più approfonditamente di tutto quello che riguarda questo festival maledetto.

Più è tamarro e più ci piace

SoLA è uno dei festival più importanti che si svolgono a Los Angeles, ed è proprio qui che inizia la nostra nuova avventura: nei pressi di questa gigantesca area dove la musica sarà al centro di tutto, una voce ci avvisa che c’è qualcosa di molto peggio degli zombie che minaccia questo luogo, mettendoci subito quell’ansia tipica che il gioco ci lascia costantemente.

Il nostro nemico, infatti, viene definito come “il ritmo“, un tipo di musica che si infila nella testa degli esseri umani fino a corromperli totalmente e trasformarli in zombie in massa, una cosa assurda e incredibile che però abbiamo apprezzato: è talmente assurdo e tamarro che non si può non amare. La scelta di lore infatti si sposa benissimo con il gusto esilarante e assurdo che troviamo già nella storia principale di Dead Island 2, per cui non infastidisce ma incuriosisce.

Il nostro scopo è quello di salvare una donna che, a detta sua, è tenuta in ostaggio dal ritmo: sarà lei che ci spiegherà come interagire con questa musica infernale e come sbarazzarsene. Ed è proprio in questa situazione che facciamo un altro apprezzamento a questo DLC, per la sua capacità di collegarsi alla storia principale e a dare nuove informazioni in più sulla condizione di immunità del nostro protagonista.

Nuove armi e nuovi nemici

SoLA inserisce nuove meccaniche all’interno di un già ampio e variegato sistema di armi e nemici. Sono due i nuovi avversari zombie che saltano all’occhio per la loro unicità: il fustigatore e il coagulo. Il primo è una donna le cui viscere sono intrecciate sulla mano, utilizzate come una frusta per attaccare: ha un’abilità speciale che permette di annullare la nostra furia per diverso tempo, costringendoci a sconfiggerla con le armi e senza il nostro potere. Il secondo è invece un essere creato dai resti di altri zombie, che scompare diventando poltiglia per ricomparire in un altro punto, attaccandoci con una serie di attacchi corpo a corpo. Sconfiggerlo non è facilissimo, in quanto possiede diverse immunità elementali.

I due nuovi mostri hanno mostrato un livello di difficoltà crescente, dove diventa sempre più complesso ucciderli costringendoci ad approcciarli con un minimo di strategia. È apprezzabile comunque l’idea di tenere diverse armi fatte apposta per un certo tipo di nemici, per evitare per l’appunto di proseguire in un gioco dove tutto ciò che si deve fare è affettare.

E parlando di armi, quella che salta più all’occhio tra le novità che sono state aggiunte, è senz’altro lo squartatore: una mazza con una sega circolare incastonata che permette nuove animazioni gore se messa in funzione costantemente. Il contrattacco con quest’arma infatti ci ha gasato tantissimo, lasciandoci quella sensazione di godimento quando riusciamo a uccidere un nemico alla perfezione.

La cosa che probabilmente più dispiace è che le novità finiscono qui: forse si poteva creare qualcosa di nuovo da aggiungere, sia dal punto di vista delle armi che dei nemici, ma alla fine per un DLC di 4 ore ci si accontenta.

Atmosfera diversa ma ugualmente apprezzata

Nella nostra precedente recensione abbiamo lodato più di una volta l’atmosfera ben riuscita di Dead Island 2, dalla quantità infinita di dettagli che troviamo all’interno della città e soprattutto la capacità con cui riesce a trasmetterci ansia e paura, in particolare nei luoghi bui e chiusi, come possono esserlo le fogne o alcune case dove ci sono viscere e sangue dappertutto.

In SoLA l’atmosfera è totalmente diversa, eppure gli sviluppatori sono riusciti nell’arduo compito di renderla perfetta al contesto: l’area è molto vasta, colorata, piena di stand, pub, negozi di abiti, una vasta area di divertimento che però è circondata da morte e distruzione. Anche qui la quantità di dettagli che troviamo gironzolando è da far brillare gli occhi: uno dei posti più riusciti è senza dubbio il gigantesco palcoscenico su cui possiamo salire attraverso la missione che stiamo svolgendo.

Conclusione

SoLA è un degno DLC di Dead Island 2, che mantiene alta l’asticella del gioco di base e che aggiunge qualche modo in più di approcciare la nostra battaglia contro gli zombie. Nonostante le poche ore a disposizione, diverte moltissimo e ci fa apprezzare lo sforzo dei creatori nel creare tutta l’area esplorabile, ricca di dettagli e bella da vedere.

Il più grande difetto di questo DLC è forse il livello di difficoltà di alcuni nemici e soprattutto della boss fight finale, per cui è importantissimo andare preparati con la consapevolezza che l’approccio aggressivo e incosciente non paga. Per il resto, SoLA è estremamente consigliato per tutti coloro che hanno amato Dead Island 2 e, in particolare, hanno amato l’assurdità che ha caratterizzato questo titolo.

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