Come abbiamo potuto abbondantemente vedere con l’evolversi delle vicende di One Piece, Vegapunk, lo scienziato più intelligente al mondo, si è dimostrato spesso una vera e propria spina nel fianco anche di persone estremamente potenti e in grado di guidare la storia a proprio piacimento. Non è una novità infatti il suo essere riuscito a ingannare i Gorosei più di una volta, costringendoli a intervenire di persona per evitare guai di ogni tipo.
Vegapunk ha dovuto assistere alla morte dei suoi amici e colleghi in passato e alla distruzione di Ohara per via delle loro ricerche, definita un tabù dal governo mondiale, ma vista la sua natura buona e il supporto fornito per le sue ricerche, nessuno avrebbe mai pensato a una possibile vendetta da parte sua. E invece, proprio sotto il naso delle persone che avrebbero dovuto controllare le sue azioni, egli è riuscito a giocare dei brutti scherzi nei confronti dei suoi tirannici superiori.
Ricordiamo infatti il suo aver trasformato il bottone di autodistruzione di Kuma in un bottone inerme, così come il suo aver dato la priorità massima sui pacifista alla piccola Bonnie. Ma lo sgarro più grande lo sta facendo con la diffusione di un messaggio importante, arrivato nel capitolo 1112 a un solo minuto dalla sua diffusione. Il suo contenuto è ancora un mistero, ma le teorie al riguardo sono davvero tantissime, con una in particolare che potrebbe essere la migliore per concludere la storia triste di un personaggio.
L’ultimo scacco di Kuma
Come avranno visto in moltissimi grazie al flashback, la storia di Bartolomew Kuma è tra le più ingiuste e crudeli mai viste finora su One Piece, con la quale tantissimi appassionati non hanno potuto fermare la discesa di una lacrima. Kuma è riuscito a intervenire a favore dei buoni, ma attualmente si trova fuori combattimento per via dei grossi sforzi e dei danni subiti fino a questo momento.
Proprio lui potrebbe essere il protagonista del messaggio che sta per essere diffuso al mondo intero. Il lumacofono della trasmissione di cui parlava York e situato nei Punk Records è stato trovato da Marcus Mars, ma davanti ai suoi occhi potrebbe esserci qualcosa di inaspettato, considerando la sua espressione particolarmente seria al termine del capitolo 1112, accompagnata dall’onomatopea di una bolla o del bollire. Questo qualcosa, secondo una teoria, potrebbe essere legato strettamente a Kuma, come per esempio un piccolo dispositivo in grado di diffondere delle piccole bolle di memoria in tutto il mondo, a forma di zampa, esattamente come quelle viste grazie al potere del frutto del diavolo del personaggio stesso.
In alternativa potrebbe esserci proprio il Serafino S-Bear o una sua versione differente con lo stesso potere e le stesse memorie dell’originale e intento a diffonderle. Non dimentichiamoci infatti che Vegapunk conosce alla perfezione la struttura corporea di Kuma, avendola studiata per tantissimi anni e avendo costruito dei cloni perfetti in diverse versioni, ovvero i Pacifista. Aver nascosto la parte più importante di Kuma in un Serafino o in uno speciale dispositivo, potrebbe essere la sorpresa finale per ingannare ancora una volta i Gorosei.
Il piccolo teatrino di Vegapunk, potrebbe essere una scusa per favorire l’arrivo di queste piccole bolle di memoria a tutte le persone del mondo, il cui completamento è stato stimato proprio in dieci minuti. Ricordiamoci, inoltre, che Kuma è uno dei sopravvissuti dell’incidente di God Valley, dove nobili mondiali e civili innocenti sono stati uccisi per competizione o per avidità nell’ottenere i frutti del diavolo in palio, con l’intera isola a essere sparita dalle mappe di One Piece e l’incidente completamente cancellato dalla storia, in una fine molto simile a quella caduta al regno di Lulusia.
Ricordiamo però che si tratta di una teoria e non c’è assolutamente certezza che Oda abbia optato per questa soluzione, ma per tutti gli appassionati di One Piece, questo potrebbe essere l’epilogo migliore per concludere la storia di Kuma, il quale otterrebbe finalmente giustizia per tutte le angherie subite, in una personalissima battaglia nei confronti di un potere in grado di arrecargli soltanto tristezza e dolore.
