Una situazione molto sfortunata ha coinvolto nel 2018 l’ingegnere Apple Wei Lun Huang, il quale era tranquillamente alla guida di una vettura Tesla, precisamente una Model X con la funzione Autopilot attivata e funzionante. In quell’anno, egli perse la sua vita sull’autostrada di Mountain View in California, a causa di un brutto incidente che lo ha portato a collidere con le barriere spartitraffico di cemento poste ai lati del percorso.
La manovra improvvisa compiuta dalla Tesla doveva portare la funzione Autopilot ad agire repentinamente e assistere il guidatore, evitando quindi la collisione, ma a quanto pare non ne è stato in grado. La famiglia di Huang non accettò la questione e decise di sporgere denuncia nei confronti di due attori: la Tesla, per la funzionalità Autopilot a loro parere con chiari difetti, e lo stato della California per le barriere inadeguate nell’assorbire l’impatto dell’auto e salvare la vita dell’incidentato.
E dire che Tesla ed Elon Musk in particolare puntano molto sulla guida assistita fornita da Autopilot, al punto che la tecnologia in questione sta gradualmente diventando uno dei focus principali dell’azienda, la quale vuole realizzare adesso dei robotaxi a guida autonoma, rinunciando alla realizzazione di veicoli elettrici a basso costo, come previsto. Il processo sarebbe dovuto cominciare il 15 Aprile 2024, ma a quanto pare si è arrivati a un accordo per non procedere e optare per una soluzione diversa.
Tesla evita anni di contenzioso
Dopo una lunga attesa, sembra che ora siano arrivati dei risvolti importanti in quanto la famiglia di Huang e Tesla hanno deciso di patteggiare. Secondo quanto dichiarato al tribunale e riportato dal portale Quattroruote, la scelta è stata fatta per evitare una contesa giudiziaria che si sarebbe prolungata per molti anni, contraddicendo le parole di Elon Musk fatte in merito nel 2022:
Non cercheremo mai la vittoria a tutti i costi in una causa contro di noi, anche se probabilmente vinceremmo. Non ci arrenderemo e non patteggeremo mai in nessuna causa ingiusta contro di noi, anche se probabilmente perderemmo.
I termini non saranno resi noti per via di una clausola di non divulgazione inserita nell’accordo, tuttavia le carte preprocessuali descrivono l’intenzione di Tesla di presentare una testimonianza dove veniva menzionata la presenza di un videogioco che avrebbe distratto l’ingegnere e provocato l’incidente. L’ipotesi era coerente con l’indagine compiuta nel 2018 dall’ente nazionale per la sicurezza dei trasporti National Transportation Safety Board, dove la responsabilità fu suddivisa tra Tesla per non aver riconosciuto, tramite Autopilot, lo spartitraffico e aver attivato la frenata di emergenza, e tra lo stesso Huang, appunto distratto da qualcosa.
