Una delle particolarità di One Piece che inevitabilmente ci spinge ad amarlo e apprezzarlo così tanto è l’incredibile vastità del mondo creato da Eiichiro Oda: un universo geograficamente enorme, pieno di isole diverse, creature al di là di ogni immaginazione, una storia ben definita e ricca di misteri da svelare ed informazioni celate nei secoli e, per finire, centinaia e centinaia di personaggi tutti diversi tra loro, tutti ugualmente interessanti. Sono questi alcuni degli elementi che ci portano ad amare così tanto One Piece, anche dopo oltre vent’anni dall’inizio della sua serializzazione.
Anche i combattimenti, sempre mozzafiato e in grado di lasciarci col fiato sospeso anche quando le sorti sembravano già stabilite ancora prima di sferrare il primo colpo, sono un grande incentivo che spinge ancora oggi a guardare e leggere l’opera con attenzione, in modo da notare ogni singolo dettaglio tra tecniche, livelli di forza e potenziamenti sempre diversi.
I Frutti del Diavolo rappresentano una costante in One Piece, anche se in realtà non tutti i personaggi possiedono dei poteri derivati da uno di questi misteriosi oggetti: circa metà della Ciurma di Cappello di Paglia, per esempio, ne è sprovvisto, eppure nessuno si sognerebbe di dire che Zoro sia più debole di Nico Robin. Ma allora, fatta questa premessa, quali sono i non-utilizzatori di Frutti del Diavolo più potenti? Oggi siamo qui per scoprirlo.
Kozuki Oden
Ex daimyo di Kuri, comandante della Seconda Divisione di Pirati di Barbabianca e successivamente seguace di Roger, Kozuki Oden non avrebbe bisogno di alcuna presentazione. Abile stratega, dotato di un carisma fuori dal comune, è stato considerato un genio del combattimento sin da giovane e perciò ha sempre coltivato il suo talento, riuscendo persino a brandire le katane gemelle Ame no Habakiri ed Enma.
Numerose sono le gesta di Kozuki Oden, ma per considerarlo a pieno diritto uno dei non utilizzatori di Frutti del Diavolo più potenti basta ricordare il suo scontro con Kaido delle Cento Bestie, durante il quale riuscì addirittura a ferirlo.
Dracule Mihawk
Attualmente noto come lo spadaccino più potente nel mondo di One Piece, Mihawk può considerarsi a tutti gli effetti di conseguenza uno degli umani privi di Frutti del Diavolo più forti, in grado di affrontare e dare del filo da torcere senza troppi problemi anche degli utilizzatori, come effettivamente accaduto in alcune occasioni.
Anche in questo caso, oltre alle incredibili capacità con la spada Mihawk è dotato dell’Haki dell’Osservazione, che utilizza durante Marineford, che lo rende ancora più pericoloso di uno spadaccino normale.
Silver Rayleigh
Di Rayleigh abbiamo parlato molte volte in passato e qualsiasi parola a questo punto sarebbe semplicemente superflua. Basterebbe limitarsi a dire poche, semplici parole, capaci però di far tremare qualsiasi avversario: Rayleigh non avrebbe neanche bisogno di un Frutto del Diavolo per sottomettere praticamente chiunque si presenti al suo cospetto.
I poteri che può vantare e che sopperiscono alla mancanza di un Frutto sono molti: da un Haki fuori dal comune alla sua incredibile abilità con la spada, tale da renderlo ancora oggi uno degli spadaccini più temuti dell’universi di One Piece. Se a ciò aggiungiamo anche la sua incredibile abilità e capacità di intuire i talenti altrui, si tratta di un avversario più che pericoloso anche per gli utilizzatori di Frutti del Diavolo più forti della Rotta Maggiore.
Shanks Il Rosso
Il vero potere di Shanks è tutt’oggi un mistero per i lettori di One Piece e l’unico a conoscere davvero la potenza del Rosso è Eiichiro Oda. Di lui, però, conosciamo l’incredibile abilità nell’utilizzare l’Haki, la maestria con la spada e, naturalmente, il fatto che è riuscito a conquistare e mantenere per anni il titolo di Imperatore nonostante non abbia i poteri di alcun Frutto del Diavolo.
Sicuramente entro la fine di One Piece sapremo di più del suo reale potere e di ciò che lo rende così temuto: per il momento, purtroppo, non ci resta che ammirarlo da lontano, con riverenza e anche un po’ di timore verso uno degli uomini più forti che abbiano mai percorso la Rotta Maggiore.