Naruto è un’opera a cui tutti siamo indissolubilmente legati e che, nonostante le numerose scene comiche e apparentemente banali che la caratterizzano soprattutto nella sua parte finale, è stata in grado di comunicare importantissimi valori alle nostre generazioni che ancora oggi custodiamo gelosamente e ci portiamo dietro, cercando di vivere seguendoli.
Amicizia, amore, il valore del coraggio e l’importanza di non arrendersi al proprio destino: questi sono solo alcuni degli insegnamenti che Masashi Kishimoto ha cercato di comunicarci tramite i 700 capitoli che compongono la sua opera. Tra questi, però, c’è un messaggio che potremo definire assolutamente centrale all’interno dell’opera e che dovremo portare nel nostro cuore anche per la vita di tutti i giorni.
Il principale e più importante insegnamento di Naruto è quello di non arrendersi mai, di continuare a perseguire i propri sogni ed inseguire i propri obiettivi fino a quando questi non si realizzeranno. E all’interno dell’opera ciò non equivale al sogno del protagonista di diventare Hokage, bensì del suo desiderio di riportare a casa Sasuke: desiderio che, come sappiamo, alla fine del manga riesce a realizzare.
Il capitolo 699 di Naruto termina proprio con uno splendido inno alla perseveranza, al non arrendersi mai nonostante le difficoltà che potremo incontrare sul nostro cammino:
“Penso sia un po’ come una preghiera. Continuare a sopportare e provare fino a riuscirci, nonostante tutto.”
Alla fine della serie il protagonista riesce a riportare a casa il suo primo e più prezioso amico. Il cammino non è stato facile e tutti gli avevano detto di arrendersi, di gettare la spugna, ripetendogli che quell’ostinazione non lo avrebbe portato a niente. Lo stesso Sasuke lo aveva respinto e allontanato più volte, arrivando addirittura vicinissimo all’ucciderlo in più di un’occasione; ma Naruto non si è dato per vinto e ha continuato a lottare ancora e ancora contro ogni difficoltà, contro il destino stesso, tutto per proteggere quel legame così prezioso con l’amico d’infanzia.
Con la storia di Naruto Masashi Kishimoto cerca di lasciarci un singolo messaggio, tanto semplice quanto significativo e difficile da seguire: non importa quale sia il vostro obiettivo, date tutto ciò che avete per realizzarlo e non arrendetevi di fronte a niente. Credete nella strada che state percorrendo come fosse una preghiera, e un giorno quella stessa strada vi porterà a realizzare il vostro sogno. È proprio questo, infondo, che significa essere un ninja.
