La serie anime tratta dal manga Jujutsu Kaisen di Gege Akutami ha ottenuto un riconoscimento non indifferente: è ora la serie anime più popolare di sempre per il Guinness World Record, scalzando di prepotenza L’attacco dei Giganti (Attack on Titan), detentrice del titolo dal 2020 al 2023.
I dati sull’enorme richiesta di Jujutsu Kaisen
Stando ai dati raccolti negli ultimi mesi da Parrot Analuytics, con la suaeconda stagione, Jujutsu Kaisen ha ottenuto un indice di richiesta globale che supera di 71,2 volte quello registrato per un qualsiasi programma televisivo medio. Parrot Analyticis ha calcolato questo risultato basandosi sulle varie interazioni che gli utenti del web hanno avuto con la serie e su quanta attenzione gli hanno dato.
Il sistema acquisisce ogni giorno miliardi di dati come la visione in streaming o il download degli episodi – che sono presi maggiormente in considerazione – il coinvolgimento social (quindi tutti i mi piace, le condivisioni e gli hashtag dedicati alla serie) e la ricerca sul web (ad esempio una ricerca del titolo su Google o di una sua recensione su siti come Internet Movie Database). Il picco per Jujutsu Kaisen è stato toccato lo scorso 29 dicembre – il giorno dopo l’uscita del finale della seconda stagione – dove l’indice ha avuto un incremento del 128%.
Altre serie molto popolari per Parrot Analytics
Ci sono altre serie che sono state vicine a diventarlo: dietro a Jujutsu Kaisen ci sono infatti il già citato L’attacco dei Giganti (64,4% della richiesta) e One Piece (56,7%). Il primo è rimasto davvero tanto popolare anche dopo la trasmissione del suo episodio finale a novembre, mentre le richieste del secondo sono salite grazie all’uscita della serie live-action su Netflix lo scorso agosto (e forse anche l’evento riguardanteil debutto aniamto del Gear 5), che ha contribuito a far interessare nuove persone al franchise.
Stando ai dati sembra che Jujutsu Kaisen sia riuscito a conquistare in particolare la Generazione Z o zoomer (ossia quelli nati tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2010).
