I Pokémon Leggendari sono creature che spesso definiscono le intere generazioni del franchise. Dalla seconda generazione, i leggendari di una regione sono i protagonisti delle boxart dei giochi, mentre dalla terza generazione in poi sono anche centrali per la narrazione. Nell’anime spesso i leggendari hanno un ruolo simile a quello dei giochi, ma non è sempre così: alcuni infatti hanno dei ruoli totalmente inediti che li approfondisce, rendendoli anche dei personaggi che rimangono poi nei cuori degli spettatori.
La maggior parte non sono solo apparsi negli episodi della serie, ma anche in dei film in cui hanno avuto il ruolo da protagonisti assoluti, diventando poi via via dei co-protagonisti assieme ai mon misteriosi, un altro sottogruppo di mostriciattoli che fino alla quarta generazione facevano parte dei leggendari
L’iconicità dei leggendari nell’anime non dipende sempre dal ruolo che hanno nella storia, ma anche da quanto si rendono unici e significativi nelle scene in cui compaiono. Ad esempio Terapagos e Rayquaza hanno già molte carte in tavola per diventare iconici grazie al loro ruolo generale in Orizzonti Pokémon, anche se finora non sono apparsi a schermo così tanto. Di seguito vediamo 7 mon leggendari che sono iconici grazie anche alle loro apparizioni nell’anime.
Ho-Oh
Ho-Oh non ha mai avuto particolare spazio nei prodotti animati di Pokémon, ma è rimasto nei cuori di molti di noi grazie alla leggendaria scena del primo episodio dell’anime in cui Ash e Pikachu lo vedono volare nel cielo verso un arcobaleno. Ho-Oh, che era stato rivelato da Coro Coro nell’agosto 1996, ma non ci si aspettava che sarebbe apparso proprio nel pri mo episodio della prima serie, che si basava sui giochi di Kanto in cui lui non è presente. Tutti gli allenatori hanno potuto mettere le mani sul leggendario soltanto due anni dopo l’inizio dell’anime, nel 1999, quando sono usciti in Giappone Oro e Argento.
Nell’anime Ho-Oh ha sempre avuto un’aura leggendaria proprio perché ha avuto apparizioni molto fugaci. È riapparso occasionalmente durante il viaggio di Ash e Pikachu, mostrandosi in dei momenti significativi per lui come la separazione da Brock e Misty, la liberazione dalla possessione del Re di PokéAtlantide o durante l’ultima avventura che lui ha avuto con Goh. Il ventesimo film ha tentato di espandere la figura di Ho-Oh nell’anime, legandolo anche al misterioso Marshadow, ma ha mantenuto quell’aria misteriosa e maestosa che aveva nella serie canonica.
Mewtwo
Mewtwo, il clone di Mew creato dal Professor Fuji per Giovanni e il Team Rocket, è stato uno dei personaggi principali del primo storico film del franchise, che quest’anno ha compiuto 25 anni. Nei giochi Mewtwo non aveva praticamente nessuna storia (se non alcuni diari nella Villa PoKémon nell’Isola Cannella), mentre nel film Takeshi Shudo l’ha reso un personaggio complesso e interessante.
Attanagliato da crisi esistenziali dovute alla sua natura di clone, man mano ha capito il senso della vita, ed è rimasto nei cuori di molti fan del franchise grazie anche all’iconica frase “È quello che fai del dono della vita, che stabilisce chi sei“. Dopo la fortunata apparizione cinematografica, la storia di Mewtwo è continuata in uno speciale a Johto, dove è stato approfondito il suo legame con i mon cloni da lui creati ed è stato messo un punto alla sua storia (anche se poi è riapparso un paio di volte in Esplorazioni Pokémon, dove ha semplicemente sfidato i protagonisti in una lotta amichevole).
Lugia
Di Lugia nell’anime ne abbiamo visto molteplici, e non è mai chiaro se sia tratti sempre dello stesso. Il Lugia apparso in Esplorazioni è stato importante per l’inizio e la fine della storia di Ash e Goh, ma la sua iconicità non può essere paragonata a quella del Lugia del secondo film del franchise, La forza di Uno, accompagnato anche dall’armoniosa canzone suonata dall’Ocarina di melody.
Nel film viene anche esplorato il rapporto che Lugia condivide con il trio degli uccelli leggendari di Kanto, di cui è il “mastro trio”. Inoltre questo Lugia sembra anche collegato a un cucciolo di Lugia apparso durante l’arco della prima serie ambientato a Johto. Non capita quasi mai di vedere un cucciolo di un leggendario, visto che nei giochi quasi nessuno di questi mon può riprodursi. Se non è iconico anche questo, non so davvero cosa possa esserlo!
Entei
L’Entei del terzo film del franchise è molto particolare, soprattutto perché tecnicamente non è un vero e proprio Entei. Si tratta infatti soltanto di un’illusione creata dagli Unown basandosi sul desiderio di Molly di far tornare il padre, disperso durante una spedizione che riguardava proprio i Pokémon Simbolo. Entei diventa di fatto un padre per lei, e fa qualsiasi cosa la ragazzina gli chiede
Iconico sicuramente il momento in cui Entei si scontra contro i suoi stessi creatori per esaudire il desiderio di Molly di rendere le cose nuovamente reali, con anche la commovente scena d’addio tra i due. Forse non rispetta tutte le “regole” perché non è davvero un leggendario come un vero Entei, ma rimane comunque indimenticabile per molti fan.
Latias
Latias del quinto film della serie è diventata iconica per via della scena in cui bacia Ash sulla guancia nelle scene finali. Si tratta forse di uno dei momenti più romantici della serie, battuto solo dal bacio di Serena alla fine di XY&Z. Niente di controverso, visto che Latias era in forma umana, un aspetto del mon leggendario che nei giochi non si è mai visto.
Un altro motivo per cui non poteva mancare è il fatto che sia lei che suo fratello Latios sono venerati nella città di Alto Mare, creata appositamente per il film e unico “pezzo d’Italia” presente nella regione di Johto, visto che p ispirata fortemente a Venezia. La lore data ai due leggendari Eone è affascinante, anche se ha con sé alcuni aspetti tristi legati alla Cuorrugiada. I Giapponesi adorano questo film, e Latias ha fatto pure un cameo in uno degli ultimi episodi dedicati all’allenatore di Biancavilla.
Zygarde
Qui troviamo Zygarde, il leggendario di copertina di Pokémon Z? Ahahahahah… Ahahahahah…. Ahah… Zygarde è forse uno dei Pokémon Leggendari più sfigati nella parte videoludica del franchise, ma per sua fortuna ha avuto un trattamento più che ottimo nell’arco finale della serie dedicata a Pokémon XY. Zygarde, qui soprannominato Mollicino perché viene trovato nella sua forma nucleo da Ash e i suoi compagni di viaggio di Kalos.
Oltre a formare un’importante amicizia con Clem (che gli ha pure dedicato una canzone intitolata Puni-chan no Uta), Zygarde è stato centrale per tutta la storia del Team Flare nell’anime. Gli episodi di XY&Z hanno mostrato tutte le varie forme del mon, compresa la potente forma 100%. Tuttora protegge la regione di Kalos assieme ad altri suoi nuclei e al Greninja dell’allenatore di Biancavilla. Si spera riceva anche la sua rivincita dal lato videoludico del franchise…
Tapu Koko
Il mon leggendario iconico più recente è senza ombra di dubbio Tapu Koko. Il Pokémon Protettore dell’isola di Mele Mele ad Alola è stato molto presente all’interno degli eventi della serie di settima generazione, diventando anche il primo rivale non umano di Ash. Ha sfidato infatti l’allenatore non 1, non 2 ma ben 3 volte, e l’ultimo scontro ha rappresentato anche uno dei picchi qualitativi di tutta la serie, sia per animazioni e messa in scena che per narrativa.
Nella serie ha svolto pienamente il suo ruolo come protettore, aiutando spesso gli allenatori a proteggere le isole da qualsiasi minaccia esterna assieme ai suoi tre compagnia Tapu Lele, Tapu Bulu e Tapu Fini. Non sono mancate poi apparizioni più slice of life, che vedevano ad esempio il mon mangiare al locale di Oranguru nella foresta (anche se in realtà era una prova per Ibis). L’ultima volta che lo abbiamo visto è stato in Esplorazioni, dove ha dato i suoi auguri ad Ash per la sua partecipazione al Torneo Master, un gesto che simboleggia il loro rapporto amichevole.