Periodo di grande fermento in casa Gearbox Entertainment. Dopo l’uscita da Embracer e l’ingresso in Take-Two Interactive, con un’operazione da circa 480 milioni di dollari, la compagnia prosegue nello sviluppo dei suoi progetti che, secondo quando affermato, sarebbero addirittura 6.
A confermarlo è stata proprio la stessa Take-Two, che ha rivelato come questi progetti siano “tutti attualmente in una fase più o meno avanzata di sviluppo attivo”. Di questi fa ovviamente parte anche Borderlands 4, l’atteso nuovo capitolo di quella che rappresenta sicuramente la saga più famosa prodotta da Gearbox.
Nel novembre dello scorso anno, Borderlands 4 era stato menzionato sul profilo LinkedIn di un ex dipendente della compagnia, insieme a Tiny Tina’s Wonderlands 2, confermando di fatto l’esistenza di piani per un sequel anche del titolo dedicato alla “tredicenne più pericolosa del mondo”. E proprio poche settimane fa, a riguardo di questo progetto, è emerso come sia andato incontro a un soft reboot.
Per Gearbox, 5 sequel e una nuova IP
Stando a quanto riferito da Take-Two Interactive, uno dei 6 progetti sarebbe “una nuova IP entusiasmante”. Ciò indicherebbe come gli altri 5 titoli dovrebbero essere nuove iterazioni di franchise già esistenti in mano a Gearbox.
Escludendo i già menzionati Borderlands 4 e Tiny Tina’s Wonderlands 2, l’altro titolo già confermato è Homeworld 3. Il terzo capitolo dello storico strategico in tempo reale nello spazio ha già una data d’uscita fissata per il prossimo 13 maggio 2024 ed è stato curato da Blackbird Interactive. Restano quindi i dubbi sull’identikit dei restanti due progetti, anche se va ricordato come l’azienda non abbia mai fatto mistero nel corso degli anni di voler tornare a lavorare sulla serie Brothers in Arms.
Non resta quindi che attendere ulteriori sviluppi ed eventuali conferme su quali siano effettivamente i titoli attualmente in lavorazione e, più in generale, sul futuro prossimo della software house. L’unica cosa certa è che, dopo l’ingresso nel gruppo Take-Two, Gearbox ha effettuato diversi tagli al personale, che avrebbero colpito in particolar modo la divisione “publishing” della compagnia. Quest’ultima, attiva dal 2015, si è occupata tra gli altri della pubblicazione di titoli come Remnant 2, We Happy Few e Godfall.
