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The Fantastic 4: un rumor potrebbe spiegare l’ambientazione anni ’60

Quando lo scorso San Valentino i Marvel Studios hanno rilasciato nuove informazioni sull’attesissimo film The Fantastic 4, l’immagine promozionale e il logo resi noti hanno apparentemente confermato i sospetti secondo cui il film sarebbe ambientato negli anni ’60, epoca in cui – nella nostra realtà – il gruppo di supereroi è sgorgato dalla creatività e dalle matite di Stan Lee e Jack Kirby.

Se la pellicola, la cui uscita nelle sale è prevista per il 25 luglio 2025, dovesse effettivamente ambientarsi negli anni ’60 (gli elementi retrò presenti nell’immagine sarebbero un indizio più che solido in merito), la domanda che molti fan dell’universo Marvel si sono già posti sorge spontanea: perché, se i Fantastici 4 esistono nel MCU dagli anni ’60, nessuno degli altri eroi ne ha mai sentito parlare? Perché il mondo allestito da Kevin Feige a partire dal lontano 2008 li ha ancora mai nominati?

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Il motivo dietro l’ambientazione di The Fantastic 4

Una nuova voce di corridoio potrebbe aver risolto l’annoso interrogativo legato all’aspetto “da cartolina” del poster pubblicato lo scorso 14 febbraio. Il noto insider Daniel Richtman ha infatti affermato che The Fantastic 4 sarà ambientato in un universo alternativo, alieno a quello che abbiamo imparato ad amare (ma anche a contestare) dal film Iron Man in poi. Secondo quest’indiscrezione, gli eroi del MCU non avrebbero mai incontrato il team capitanato da Reed Richards (interpretato da Pedro Pascal) né sentito parlar di loro poiché questi abiterebbero in una versione alternativa della Terra.

La pellicola, che sarà diretta dal regista di WandaVision Matt Shakman, vedrà con molta probabilità l’arrivo della Prima Famiglia all’interno della linea temporale del MCU, e il collidere di queste due dimensioni per il momento distaccate ma presto pronte a fondersi in una sola. L’atmosfera anni ’60 di cui è imbevuto il poster di The Fantastic 4 sembra quindi preannunciare un film capace di distinguersi dalle altre opere di casa Marvel, e di regalare agli appassionati qualcosa di finalmente unico.

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Matteo Perotti

Matteo Perotti

Figlio dell'autunno, esiliato dalle pagine di un libro, da allora insegue con sguardo malinconico le stelle del cielo, chiedendosi se l'EVA-01 fluttui ancora nel cosmo. Probabilmente è solo sfuggito da una poesia di Tim Burton.

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