Si conclude nel peggiore dei modi l’avventura di Sam Bankman-Fried nel campo delle criptovalute: l’imprenditore, diventato una vera e propria star giovanissimo grazie ai suoi affari, è stato definitivamente condannato a 25 anni di carcere per frode. La notizia arriva dai media statunitensi, in quanto il giovane imprenditore è stato processato presso il tribunale di New York.
Secondo CNN, Bankman avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni ove esprimeva il suo profondo rammarico per quanto accaduto, ammettendo che “La mia vita produttiva è definitivamente finita, ma in realtà lo era già da diverso tempo”. Una presa di coscienza di una situazione decisamente spinosa che ha portato ad un processo durato circa un mese.
La frode “da film” di Sam Bankman-Fried
Ma per quale motivo il giovane è stato condannato così severamente? Ripercorriamo la sua carriera nel campo delle cripto: nel 2019, il classe 1992 ha dato vita al “fenomeno” FTX, un exchange che consentiva di acquistare e vendere asset digitali come bitcoin. Data la grande popolarità del bitcoin all’epoca, Bankman-Fried arrivò presto ad accumulare un patrimonio di 26 miliardi di dollari.
Dopo aver riscosso un successo tale da coinvolgere nel suo progetto star quali lo sportivo Tom Brady, sono arrivati i problemi: il bitcoin ha perso rapidamente valore e l’imprenditore ha dovuto spendere gli investimenti degli affiliati per compensare i debiti della sua società nata nel 2017, Alameda. Ciò ha portato, in totale, ad un “buco” da 11 miliardi di dollari, proprio nel momento in cui gli investitori, fiutata la perdita del valore della moneta digitale, hanno iniziato a richiedere indietro i loro soldi.
Un verdetto da discutere
Bankman si è ritrovato con le spalle al muro nel momento in cui i suoi più stretti collaboratori (compagni di università con cui aveva dato vita al progetto) hanno deciso di testimoniare contro di lui. Da quel momento, vi è stata una vera e propria escalation da parte delle forze dell’ordine, con l’imprenditore finito in via precauzionale dietro le sbarre già ad agosto.
Nelle ultime ore, il tribunale di New York ha emesso la sua sentenza, ma sembra che le cose non debbano per forza finire qui: gli avvocati di Sam Bankman-Fried hanno intenzione di fare ricorso, forti delle iniziative benefiche condotte dall’imprenditore e dalla sua volontà di risarcire tutti i danni. Attualmente, i legali dell’imprenditore chiederebbero una pena pari a 5 o 6 anni di carcere.