Siamo ormai approdati in un’epoca dove la tecnologia è arrivata a livelli molto avanzati e tantissimi settori hanno iniziato a integrare l’intelligenza artificiale per facilitare i compiti e velocizzare la produttività. In merito al campo dell’arte, molti si aspettavano che il Romics, una fiera che negli anni caratterizzata da numerosissimi eventi e iniziative volte a promuovere il lavoro degli artisti, prendesse una posizione importante a favore del lavoro umano, ma a quanto pare le cose non sembrano essere andate in questo modo.
Per il Romics 2024, l’edizione che si terrà dal 4 al 7 aprile 2024, sono state ora diffuse le informazioni riguardo uno dei panel presenti in fiera, precisamente il secondo giorno. Si tratta di Visionary AI, un evento in collaborazione con Lazio Innova e promosso da Regione Lazio dove si invitano le persone a scoprire le capacità dell’intelligenza artificiale e ad analizzare sia gli aspetti positivi, che quelli negativi del suo utilizzo, dal punto di vista di editori, autori e del mercato.
Sul sito ufficiale è stata ora pubblicata un’apposita sezione che presenta brevemente questo segmento dedicato all’intelligenza artificiale e lo scopo dell’appuntamento, raccontandolo come un’occasione per esplorare nuovi orizzonti creativi, il tutto accompagnato anche da un’immagine chiaramente sviluppata tramite AI che riprende le tematiche di arte, artisti e tecnologia.
Ma il pubblico è totalmente contrario alla scelta del Romics
L’argomento AI nell’arte è chiaramente molto delicato, basti pensare al clamore che ha provocato il tributo di un artista che la sfrutta per le sue creazioni, dedicato al recentemente scomparso Akira Toriyama. Nel post di Facebook infatti, è davvero difficile trovare un singolo commento favorevole a questa iniziativa: è l’equivalente di trovare un ago in un pagliaio.
Il tutto infatti ha avuto una recezione dal pubblico pessima, ricca di commenti negativi, parole forti sullo “stato in cui si è ridotto il Romics” per citare tantissime persone italiane e persino gente che ha deciso, grazie al post, di non partecipare proprio all’evento. I commenti più tristi sono indubbiamente quelli degli artisti, delusi dal fatto che una fiera DEL FUMETTO abbia preso una posizione abbastanza chiara su questo argomento, schierandosi (ormai possiamo dirlo) contro la vera arte realizzata dalla matita di un essere umano.
Ad aggiungere benzina sul fuoco, ci hanno pensato i responsabili della pagina Romics con un commento sordo, dove dichiarano che la fiera è un luogo inclusivo e una piattaforma dove condividere, discutere e soprattutto approfondire apertamente i temi più attuali, sottolineando anche come questo appuntamento sia soltanto uno dei tanti in programma. Considerate le reazioni, questa risposta non ha ottenuto alcun risultato, anzi ha provocato soltanto l’ira del pubblico italiano completamente ignorato.