Nelle scorse settimane ci era arrivata la notizia della chiusura ufficiale dell’emulatore Nintendo Switch chiamato Yuzu, cosa che aveva favorito la nascita di nuovi eredi, come ad esempio Suyu, un progetto che utilizzava lo stesso codice sorgente dell’emulatore più famoso per riproporlo sotto una nuova luce, pur condannando la pirateria in tutte le sue sfaccettature.
Come ben saprete, Yuzu è stato completamente debellato dal web, così come il suo codice sorgente, originariamente open source e quindi libero di essere modificato e riutilizzato, è stato rimosso dalla disponibilità del sito. Ma diversi utenti avevano salvato la repository, condividendola nuovamente su altre piattaforme, permettendo quindi ad altri sviluppatori di utilizzare il codice per creare nuovi emulatori partendo dalla stessa base.
Eppure forse è stata calcata troppo la mano, specialmente se consideriamo che il nuovo emulatore Suyu ha guadagnato popolarità subito dopo la causa vinta da Nintendo nei confronti di Yuzu. Il passaparola è stato evidentemente esagerando, visto che questo progetto è stato ora ufficialmente interrotto. Pur non sapendo con certezza se i responsabili siano proprio i legali di Nintendo, gli indizi ci indirizzano decisamente verso un loro intervento.
GitLab riceve un DMCA per Suyu
Secondo quanto riportato da Overkill, uno dei rappresentanti di GitLab, dove era presente la repository con il codice ed era disponibile la prima build di Suyu, ha dichiarato come il loro sito abbia ricevuto un DMCA per rimuovere dal loro sito tutto ciò riguardante questo erede dell’emulatore per Nintendo Switch, operazione eseguita con l’apposita cancellazione della pagina a esso relativa e la rimozione di tutti gli account collegati al progetto.
A farci credere che siano stati proprio legali di Nintendo a portare avanti le operazioni, sono state le parole del responsabile di GitLab stesso, il quale ha menzionato l’intervento di detentori dei diritti di autore di quanto condiviso sul loro sito. Considerando la natura open source del codice e l’obbligo degli autori di Yuzu di non collaborare e di non favorire il rilascio di altri progetti simili, è facile individuare il vero responsabile.
Per quanto sia stato dichiarata la ferma volontà di schierarsi contro la pirateria e di sviluppare il loro progetto esclusivamente per altri scopi, evidentemente le possibilità che si trattasse semplicemente di una facciata con uno scopo meno nobile nascosto dietro, erano concrete. Tuttavia questo non è l’unico progetto legato all’emulazione di Switch nato con la chiusura di Yuzu, ma considerando la rapidità con cui è stata portata avanti questa mossa nei confronti di questo progetto, è probabile che Nintendo farà di tutto per bloccare qualsiasi tentativo di riproporre quello che per loro è stato un serio problema.