Negli Stati Uniti d’America si sta infiammando la campagna politica per le nuove elezioni presidenziali, dove Donald Trump e Joe Biden sono fortemente intenzionati a darsi battaglia in veste di protagonisti principali per essere rieletti e tornare a guidare la loro nazione. Per farlo devono obbligatoriamente proporre operazioni e iniziative per convincere gli elettori a votarli, menzionando tutti i temi possibili.
Per quanto riguarda la campagna elettorale di Donald Trump, egli è tornato recentemente a parlare del mercato delle automotive e in particolare delle case automobilistiche cinesi, sulle quali in passato, durante la sua presidenza, aveva imposto degli importanti dazi sulle automobili di fabbricazione cinese, pari al 25%. Ora che ha la possibilità di essere rieletto, ha espresso l’obiettivo di tornare sull’argomento, aumentando ancora una volta i dazi.
Dal 25% attuale, la promessa è stata quella di aumentarli ulteriormente, raddoppiandoli e portandoli al 50% per i veicoli prodotti in Messico tramite fabbriche e stabilimenti la cui proprietà è cinese, da importare in seguito nel mercato degli Stati Uniti. Ciò sarebbe una rivisitazione importante dei rapporti internazionali degli USA verso le case automobilistiche e i fornitori, ma in realtà le promesse sono più ampie e questa è soltanto una parte di uno schema più grande.
I piani di Donald Trump sono anche più severi
Se l’ipotesi dei dazi al 50% era già abbastanza gravosa per il mercato internazionale delle automotive, nelle più recenti dichiarazioni Donald Trump ha annunciato di voler andare ben oltre le sue promesse iniziali, aumentando i dazi al 100% sui veicoli cinesi importati negli Stati Uniti attraverso il Messico. Egli minaccia queste nuove imposizioni per la sua seria convinzione di un futuro disastroso per il mercato delle automobili negli Stati Uniti.
Non è una sorpresa che Donald Trump sia protagonista di situazioni coinvolgenti la Cina e il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping. Per l’ex-presidente le case cinesi non assumeranno americani, per poi vendere le loro auto nel mercato degli Stati Uniti, motivo per cui ogni singola auto che supererà il confine sarà sottoposta a dazi del 100%, soltanto però nel caso in cui venga rieletto presidente.
Nell’articolo di Carscoops dove vengono menzionate le dichiarazioni si legge che esse sono state fatte in occasione di un evento per supportare il candidato Repubblicano al Senato, Bernie Moreno. In quest’occasione ha definito come la sua mancata rielezione, porterebbe a un disastro definito “un vero bagno di sangue” per il mercato delle automotive.