Eiichiro Oda con la saga di Egghead ha scelto un approccio diverso rispetto ai precedenti archi narrativi di One Piece. Invece che concentrarsi solo sulle avventure di Luffy e della sua ciurma, Oda ha voluto mostrarci non solo ciò che sta succedendo nel resto del mondo di One Piece; ma ha anche approfondito diversi personaggi molto importanti per l’opera.
Un esempio lo abbiamo avuto con il commovente flashback di Kuma. In poco meno di dieci capitoli, Oda ci ha voluto raccontare il passato inedito di Orso Bartholomew, mostrandoci tutta la sua forza, la sua fragilità e i suoi sacrifici per proteggere Jewelry Bonney. All’interno di questo flashback e negli eventi di Egghea, c’è un altro personaggio che ha ricevuto una certa attenzione da parte di Oda: l’ammiraglio della Marina Borsalino, anche noto come Kizaru.
Presente nell’opera sin dalle prime saghe, Borsalino ha avuto un ruolo da protagonista nella saga delle isole Sabaody, oltre che nella grande guerra di Marineford. Dopo diversi volumi, ecco che Oda lo ha “riportato” in scena, ponendolo al centro di quest’ultimo arco narrativo. Insieme a Saturn, Kizaru è il principale antagonista di Egghead. Ma Oda non si è limitato a disegnarlo come semplice ostacolo sulla strada di Luffy e compagni. Con gli ultimi capitoli, Oda ha voluto mostrarci un lato inedito di Kizaru, molto umano e fragile: specie dopo gli eventi del capitolo 1111.
Una missione (im)possibile da compiere per Kizaru
Kizaru in questa saga ha accompagnato Saturn sull’isola di Egghead per compiere una terribile missione: eliminare Vegapunk e tutti i testimoni dei segreti dello scienziato e del Governo Mondiale. Per l’ammiraglio sembrerebbe un compito “facile”, visto che è sempre stato ligio ai suoi doveri. Invece, sin dai primi capitoli vediamo un Borsalino poco convinto e combattuto. Non solo lo stesso Vegapunk è un suo “vecchio amico”: ma si è messo in mezzo anche lo stesso Sentomaru, che conosce sin da quando era bambino.
Per questo motivo, nel capitolo 1090, prima di scendere in azione, Borsalino tenta di evitare uno scontro con Sentomaru. Parlando con Saturn, l’ammiraglio gli spiega che sull’isola “c’è un suo amico”, che farà di tutto per proteggere Vegapunk. Non solo: Kizaru chiede al Gorosei se può evitare di farlo andare “contro i suoi principi”. Il tutto però è inutile: Kizaru finisce per scontrarsi con il giovane Sentomaru, e lo sconfigge in poche vignette, senza però ucciderlo.
Sconfitto l’ufficiale, Kizaru si dirige verso i Punk Records e, di nuovo, ripete a sé stesso un mantra ricorrente nei capitoli: nonostante sia un suo amico, lui deve “assolutamente eliminare il dottor Vegapunk”. Ma sulla sua strada si mette in mezzo Luffy: qui incomincia un lungo scontro, che porta il nostro eroe a trasformarsi nel Gear 5 per sbarazzarsi dell’ammiraglio.
Anche in questo caso, Oda ci mostra nuovamente il combattimento interiore di Kizaru. Nel capitolo 1092, Luffy chiede a Kizaru perché vogliono uccidere Vegapunk”. Borsalino risponde che non è lui a volerlo: “Io non vorrei affatto ucciderlo…! Per me è un vecchio amico, non rendermi il tutto ancora più difficile”.
Lo scontro tra i due va avanti, ma in scena entra un altro personaggio molto caro a Kizaru: la piccola Bonney. L’ammiraglio come con Sentomaru e Vegapunk ripensa ai mesi passati a Egghead con Kuma e la giovane ragazza (che vediamo poi nel flashback). Ma non ha tempo di indugiare su questi ricordi: con un colpo micidiale, Luffy manda a terra Kizaru, che si trova incapace di muoversi.
Come ben sappiamo, Borsalino dopo le pagine dedicate al flashback di Kuma si rialza. Qui i fan pensavano che l’ammiraglio potesse risparmiare Vegapunk e che addirittura passasse dalla parte di Luffy. Borsalino pensa subito a Bonney e Sentomaru quando Saturn minaccia di uccidere la ragazzina. In più, incontrato Vegapunk, Borsalino si lascia scappare una lacrima (accompagnata da una battuta sarcastica: “Avrei dovuto mettere degli occhiali più scuri”).
E invece, non solo Kizaru per poco non trafigge con la sua spada laser Orso e Bonney. Ma trapassa con un raggio il corpo di Vegapunk, già colpito a morte da Saturn. Ed è a questo punto che Kizaru “esce di scena”: strattonato da Luffy, arrabbiato per ciò che ha fatto a Vegapunk, l’ammiraglio viene successivamente scaraventato via. In balia del Gear 5, Borsalino finisce su una delle navi della Marina.
Oda nell’ultimo capitolo ci mostra un Kizaru steso sull’imbarcazione, mentre si tiene un braccio davanti al volto. In torno a lui ci sono vari soldati, che gli offrono il loro aiuto. Ma Borsalino rimane lì immobile: a differenza dei precedenti capitoli, l’ammiraglio sceglie di restare fermo e chiede ai suoi sottoposti di lasciarlo riposare. Non per le ferite fisiche. Ma perché ha proprio delle ferite più profonde: l’aver colpito Vegapunk gli ha rotto qualcosa dentro.
Insomma: Oda in queste ultime pagine del manga ci ha mostrato ancora una volta il lato umano di Kizaru. Questo non giustifica ovviamente il suo comportamento: in fondo, poteva non rispettare gli ordini del Governo Mondiale, ma ha scelto comunque di combattere prima Sentomaru, e poi ha colpito un Vegapunk già ferito a morte da Saturn. Sicuramente, Kizaru da queste ultime pagine è uscito come un personaggio più complesso di come non poteva sembrare diversi volumi fa.