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Neuralink, il primo paziente umano sta bene e gioca a Civilization IV

Dopo aver ottenuto il via libera internazionale dalla Food and Drug Administration, l’azienda Neuralink di Elon Musk ha iniziato a svolgere i primi test su persone umane del suo chip Telepathy. L’obiettivo dell’azienda d’altronde è quello di consentire a persone con gravi disabilità di poter tornare ad avere una certa autonomia nella vita di tutti i giorni tramite il chip, il quale viene messo nel cervello e permetterebbe di controllare con il pensiero una macchina che farebbe le azioni per loro.

Il primo paziente di Neuralink e le sfide per giocare ai videogiochi con il pensiero

Solo negli ultimi giorni l’azienda ha rivelato al mondo l’identità della prima persona ad aver ricevuto il chip Telepathy all’interno della propria testa: il volontario Noah Arbaugh, un ventinovenne che a causa di un grave incidente stradale è rimasto completamente paralizzato dalle spalle in giù. L’operazione è avvenuta a fine gennaio, e stando alle parole del diretto interessato essa non è stata una tragedia ma bensì “super easy“.

Nel video postato su YouTube da Neuralink, l’uomo afferma e dimostra di essere in grado di giocare a scacchi e al gioco Civilization IV sul suo PC grazie al chip nella sua testa, cosa che è stata difficile da raggiungere. Come sappiamo, il chip Telepathy rileva gli input generati dal cervello, che poi interpreta e invia a un computer o altri tipi di macchina per eseguire il comando.

Per Arbaugh è stato davvero complicato riuscire a gestire a livello cerebrale la differenza tra immaginare un movimento e tentare di eseguirlo. Anche se è contento che il chip gli abbia cambiato la vita in meglio, c’è ancora tanta strada da fare per riuscire controllarlo completamente, per questo ha espresso il desiderio che la gente non pensi che il suo stato attuale rappresenti un punto di arrivo definitvo.

Neuralink ha confermato che il chip ha un’autonomia di circa otto ore se viene usato continuamente, e per ricaricarlo bisogna trasferire l’energia in maniera wireless dall’esterno con una particolare tecnologia a induzione.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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