Quello legato all’intelligenza artificiale è sicuramente un argomento molto delicato in quest’ultima annata e sentirlo nominare in un’opera storica come quella di One Piece, sicuramente fa tremare i tantissimi appassionati. Recentemente siamo venuti a conoscenza del fatto che, nel volume 108 dell’opera di Eiichiro Oda, è stato chiesto a tutti i fan di non inviare delle fan art realizzate con l’aiuto dell’AI, in quanto non sarebbero finite nelle Gallerie di Usopp, caratteristiche proprio dei volumi e che, di fatto, rappresentano uno degli elementi più apprezzati da chi li acquista.
Eppure questa non è stata propriamente una scelta, ma una conseguenza di alcune dichiarazioni fatte recentemente dallo stesso Oda, le quali hanno preoccupato in maniera importante i fan. Se ricorderete, infatti, nel mese di dicembre Oda aveva pubblicato una nuova canzone dedicata a Luffy, la quale era stata realizzata sfruttando le ultime tecnologie e quindi con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Inoltre lo stesso Oda ha dichiarato di aver utilizzato, in alcune occasioni, ChatGPT per farsi dare delle idee sui suoi prossimi capitoli di One Piece, anche se non ha rivelato su quali di questi l’ispirazione deriva proprio dall’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo ha dichiarato che l’artwork della trasformazione di uno dei personaggi dell’Arco di Egghead, di cui non faremo nomi per evitare spoiler, è stato realizzato con l’aiuto di un’AI che genera e modifica le immagini.
Eliminare il problema sin da subito
Di sicuro ciò che ha fatto più scalpore è stata la canzone realizzata, la quale ha dimostrato quanto basti poco per togliere il lavoro a qualcuno e ha gettato un po’ di paura sul futuro in generale, non solo quello di One Piece. Tutto questo è stato un campanello d’allarme anche per lo stesso artista, il quale vuole adesso prevenire qualsiasi problematica, ascoltando i suoi fan, imponendo delle nuove regole e impegnandosi per fare in modo di non dover dipendere dall’intelligenza artificiale.
Avendola utilizzata lui stesso, Oda sa benissimo quali sono le capacità di questa tecnologia e quali sono i rischi generali, soprattutto per opere manga e per il lavoro di tanti artisti. Inoltre deve fare i conti con i sentimenti del suo pubblico. One Piece è riconosciuto a livello mondiale e può contare su una fanbase di milioni di persone, dunque non può proprio permettersi di deluderli, a prescindere da quale sia l’intento nell’utilizzare l’intelligenza artificiale.
Aver messo un freno alla condivisione da parte dei fan di immagini realizzate con l’intelligenza artificiale è un passo importante verso un finale dell’opera privo di polemiche. Eppure un pensiero va fatto anche sulla salute di Oda stesso: se sfruttare un minimo l’intelligenza artificiale per avere alcune idee o per realizzare dei disegni più complessi, allevia la fatica del nostro autore, forse (e ripetiamo forse) la community è propensa a chiudere un occhio.