Una storia incredibile quella che sta venendo diffusa nelle ultime ore, riguardante alcune figure del web molto famose nel panorama italiano. La Guardia di Finanza ha appena portato avanti un’operazione che ha bollato come evasori fiscali personaggi come Luis Sal, Gianluca Vacchi e altre 7 figure tra influencer e quelli che sono stati definiti sex workers o star del web in generale, operanti o residenti a Bologna che utilizzano diverse piattaforme per pubblicare e pubblicizzare contenuti e attività.
Questi 9 personaggi citati si dividono in 4 influencer, con un totale complessivo di 50 milioni di follower tra piattaforme come YouTube Instagram e TikTok, e 5 “content creator” per l’intrattenimento di un pubblico di età adulta, denominati appunto sex workers e attivi su piattaforme a pagamento come OnlyFans ed Escort Advisor. I nomi più noti sono quelli di Luis Sal, Gianluca Vacchi, Eleonora Bertoli e Giulia Ottorini.
L’intera operazione è stata una delle prime che ha visto gli sforzi congiunti del Comando Regionale Emilia Romagna della GdF e l’Agenzia delle Entrate al fine di “garantire il rispetto delle regole fiscali da parte di influencer, blogger e content creator, i quali producono redditi attraverso il web” ma allo stesso tempo al fine di “intensificare il contrasto all’evasione nel settore della digital creator economy“, come riportato dal quotidiano Bolognese che ha diffuso la notizia di questa operazione.
Luis Sal e gli altri indagati collaborano per una risoluzione
L’operazione si riferisce a una serie di controlli effettuati tra il 2022 e il 2023, dove sono state analizzate le pubblicazioni dei 4 influencer sui social network, i contenuti su OnlyFans (il quale pare sia stata la fonte dei maggiori guadagni) e soprattutto le collaborazioni con le aziende per ricostruire i vari redditi. Subito dopo è toccato ai 5 sex workers, 3 dei quali sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate per l’applicazione di ulteriori imposte sul reddito pari a 200.000€, destinato al settore dello spettacolo e a carico di chi produce materiale per adulti anche in formato multimediale.
Le cifre dichiarate non erano le stesse degli effettivi ricavi, motivo per cui l’operazione ha permesso, almeno per il momento, di recuperare ben 11 milioni di euro in redditi non dichiarati. In merito, il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna ha voluto sottolineare l’ampia collaborazione nell’aderire prontamente ai rilievi mossi e nel versare gli importi dovuti all’Erario da parte degli influencer, con alcuni casi in cui si sono riservati la volontà di effettuare altri controlli approfonditi, prima di proseguire davanti agli uffici finanziari.