La morte di Akira Toriyama ha scosso tutti in ogni parte del mondo, non solo i fan delle sue opere ma anche e soprattutto colleghi mangaka: artisti, disegnatori, autori ispirati dalla sua opera e che l’hanno sempre guardato come un vero e proprio modello da seguire.
Vista la sua importanza per il panorama fumettistico mondiale, dunque, non stupisce affatto che da decine e decine di autori siano arrivati tributi, pensieri o anche solo brevi frasi di cordoglio o per condividere con gli altri quanto lo straordinario autore di Dragon Ball sia stato importante per loro.
Oggi andremo dunque a condividere con voi, in questo giorno di lutto per gli appassionati di anime e manga di tutto il mondo, i messaggi che tutti i colleghi del maestro Toriyama gli hanno dedicato sui social.
Mizuho Kusanagi, autrice di Yona – La Principessa Scarlatta:
“Adoro i disegni di Toriyama-sensei e ho un bel ricordo di quando trascorrevo le giornate ad appenderli nella mia stanza insieme al poster di Dragon Ball che avevo comprato alla sua mostra. Prego affinché la sua anima possa riposare in pace…”
Hiroki Ishida, autore di Fudo Run:
“Prego affinché la tua anima riposi in pace… Grazie a Dragon Ball ha iniziato a piacermi disegnare.”
Tatsuya Endo, autore di Spy x Family:
“Se non fosse stato per Toriyama-sensei, probabilmente non avrei voluto diventare un mangaka. Anche adesso, quando penso alla “posizione del lettore”, penso sempre a me stesso da bambino, che aspetta con ansia Dragon Ball ogni settimana. Grazie mille per tutti i tuoi meravigliosi lavori. Preghiamo sinceramente per il riposo dell’anima di Toriyama-sensei.” –
Kouji Miura, autrice di Blue Box:
“Era troppo presto… Prego sinceramente che la tua anima riposi in pace.” –
Nanashi, autore di Don’t Mess With Me, Nagatoro:
“Prego per il riposo dell’anima del signor Akira Toriyama.” –
Takehiko Inoue, autore di Slam Dunk:
“Non riesco proprio ad accettarlo. Grazie, signor Toriyama.”
Toyotaro, disegnatore di Dragon Ball Super:
“Disegnavo manga perché volevo essere elogiato da Toriyama-sensei. Era tutto per me.”
Nekoguchi:
“Il primo manga che abbia mai letto è stato il volume 3 di Dr. Slump, che mia madre aveva a casa di mia nonna. Il primo manga che mio padre mi comprò fu il volume 14 di Dragon Ball. Era un genio nel design di personaggi e tutte le sue illustrazioni erano bellissime. L’illustrazione della confezione di Dragon Quest IV mi ha fatto rabbrividire e amo ancora così tanto i personaggi di Chrono Trigger che anche solo pensarci mi fa venire le lacrime agli occhi.
Scuola di manga è ancora la mia principale guida quando disegno manga. Quando ho sentito la sua voce sono rimasto sorpreso perché non si dava delle arie, anche se era un grande scrittore, era amichevole e intratteneva chi lo circondava. Proprio come nei suoi manga, ho sentito che era divertente, affettuoso e una persona gentile, e mi sono affezionato a lui ancora di più. Il mio obiettivo come mangaka è sempre stato quello di poterlo incontrare, un giorno. Grazie mille per aver portato opere così meravigliose in questo mondo. Prego affinché la tua anima possa riposare in pace.” –
Taishi Tsutsui, autore di We Never Learn:
“Sono rimasto scioccato dalla notizia. È così triste. Quante volte abbiamo copiato Dragon Ball e Dragon Quest fin da piccoli, gareggiando con gli amici? Grazie mille per avermi dato così tante emozioni, sogni e tesori nel mio cuore.”
Kamome Shirahama, autrice di Witch Hat Atelier:
“Sono così scioccata… Prego solo per la tua anima.” –
Yuji Horii, autore di Dragon Quest:
“La notizia della morte di Toriyama-san è stata così improvvisa che ancora non riesco a crederci. Conosco Toriyama-san da quando scrivevo su Weekly Shonen Jump e, su raccomandazione del mio editor Torishima-san, gli chiesi di disegnare le immagini di Dragon Quest quando lanciammo il gioco. Negli oltre 37 anni trascorsi da allora, ha disegnato i mostri e così tanti personaggi affascinanti che non riesco nemmeno a contarli. La storia di Dragon Quest è stata accompagnata dai disegni dei personaggi di Toriyama-san. Non posso credere che se ne sia andato…. Non ho altre parole da dire. Sono davvero, davvero dispiaciuto.”
