Il risveglio di oggi è stato particolarmente triste per tutti gli appassionati di anime, manga e non solo. Dico non solo, perché infondo anche chi crescendo si è allontanato dal mondo dell’animazione giapponese non può non conservare un prezioso, felice ricordo dei pomeriggi passati a guardare Dragon Ball.
Di tutte quelle volte in cui tornavamo a scuola di corsa per guardare la puntata per poi scoprire che, infondo, non era successo quasi nulla perché “Goku si stava ancora trasformando”, di tutte le ricreazioni passate nell’atrio della scuola a scambiare figurine e lamincards con amici e bambini con cui non avevamo nulla a che fare, ma che di lì a poco sarebbero diventati insostituibili compagni di giochi, o ancora di tutti quei pomeriggi passati a giocare ai vari Budokai Tenkaichi alla PlayStation 2.
Oggi è un giorno molto triste, perché apprendiamo la notizia della morte di Akira Toriyama, l’artefice dell’infanzia di tanti, tantissimi di noi. La notizia è stata difficile da ricevere e ancora più difficile da metabolizzare, da accettare, perché che siate tutt’oggi appassionati di Dragon Ball o lo siate stati in passato è innegabile che Toriyama sia stato uno dei più grandi di sempre nel mondo dell’arte, non solo degli anime e dei manga, e la sua assenza adesso peserà come un macigno, ancora di più perché cade nell’anno dei festeggiamenti dei quarant’anni dalla nascita del suo capolavoro.
Se da un lato ci sentiamo rattristati per questa notizia, però, al tempo stesso non possiamo che percepire l’enorme abbraccio di tutta la community internazionale, di tutti gli autori di manga, gli scrittori, i disegnatori, che negli anni si sono ispirati a lui e che continuano ancora oggi a guardarlo come un modello da seguire. La sua sarà un’eredità eterna, per sempre custodita nei cuori di tutti coloro che sono cresciuti coi suoi lavori e grazie ad essi: da parte di tutti noi, un sincero grazie ad Akira Toriyama. Non ti dimenticheremo mai.
Il suo viaggio continuerà esattamente come quello di Goku dopo le (numerose) volte in cui ci ha lasciato. Noi, invece, rimarremo a portare avanti la sua eredità, proprio come Gohan e gli altri.