Sono stati indubbiamente 14 mesi turbolenti in casa Warner Bros, in quanto la compagnia ha cominciato con il botto a inizio 2023 con il lancio di Hogwarts Legacy, poi ricominciare l’anno successivo con un titolo come Suicide Squad Kill the Justice League che non ha decisamente seguito lo stesso percorso, venendo archiviato molto rapidamente da tantissimi giocatori.
Il titolo con avventura a giocatore singolo ambientato nel mondo magico di Harry Potter è stato il gioco più venduto del 2023, superando per la prima volta in 15 anni i prodotti Rockstar e soprattutto i titoli Call of Duty, tra i più popolari per la loro fama e per la loro componente multigiocatore. Questi risultati avrebbero dovuto convincere Warner Bros a spostarsi verso la creazione di un numero maggiore di titoli simili a Hogwarts Legacy, non tanto per storia, ma quanto per natura.
Eppure questo non sembra essere il caso, in quanto durante la recente Morgan Stanley Technology, Media and Telecom Conference, il dirigente JB Perrette di Warner Bros Discovery ha dichiarato che la compagnia sembra essere ora sempre più focalizzata sulla realizzazione di giochi gratuiti o con una componente live service, in modo da evitare quei periodi di alti e bassi dovuti al rilascio di grossi titoli nel mondo del gaming e tenere vivo l’interesse dei giocatori verso i loro franchising di maggior successo ogni giorno, piuttosto che a distanza di anni l’uno dall’altro.
Warner Bros spiega agli azionisti i piani per migliorare le entrate
Si tratta indubbiamente di una scelta un po’ in contrasto con i risultati, considerando che il modello live service utilizzato da Suicide Squad Kill the Justice League è stato uno dei principali fautori di quello che ormai possiamo definire un fallimento, sottolineato da Warner Bros stessa nel suo resoconto finanziario in cui ha dichiarato che il gioco sviluppato da Rocksteady è stato fortemente al di sotto delle aspettative. Eppure la strada sembra essere quella, come si evince dalle parole di Perrette stesso verso gli azionisti, che vogliamo riportarvi qui di seguito tradotte.
Stiamo raddoppiando il nostro impegno nei confronti dei giochi, un’area in cui pensiamo di poter cogliere molte altre opportunità di crescita grazie alla nostra proprietà intellettuale e ad alcune delle capacità di cui disponiamo nello studio, in cui siamo posizionati in modo unico sia come editori che come sviluppatori di giochi. Invece di lanciare solo un gioco fatto e pronto per console, come possiamo sviluppare un gioco intorno, ad esempio, a Hogwarts Legacy o Harry Potter, che sia un servizio live in cui le persone possano vivere, lavorare, costruire e giocare in quel mondo in modo continuativo?
Storicamente il nostro operato si è sempre basato sui giochi principalmente tripla A per console. È un ottimo business quando si ha un titolo di successo come quello di Harry Potter, fa in modo che l’anno sembri fantastico. E poi quando non abbiamo nulla da far uscite, o sfortunatamente ci capitano delle delusioni (abbiamo appena pubblicato Suicide Squad questo trimestre, che non è stato altrettanto d’impatto) il tutto è reso molto volatile.
È vero che Warner Bros ha in mano 4 franchises importanti come Mortal Kombat, Game of Thrones, Harry Potter e DC su cui poter costruire qualsiasi tipologia di videogioco, eppure agli occhi di tantissimi videogiocatori, sfruttare i modelli a pagamento fanno perdere molta attrazione al prodotto finale, cosa che ormai tantissimi sviluppatori e aziende dovrebbero aver capito. In questo specifico caso, le parole erano rivolte agli azionisti, quindi è naturale che parlassero solo di entrate. È encomiabile il loro voler realizzare prodotti in grado di riunire più giocatori e convincerli a spendere più tempo su diverse piattaforme, ma la cosa non dovrebbe essere parallela a un’idea che porterebbe i giocatori anche a spendere più soldi.