Il Financial Times ha recentemente condotto un’indagine per cercare di delineare il futuro delle console Xbox: con il progredire e l’espandersi della tecnologia Cloud diventerà superfluo, soprattutto per una casa di sviluppo che gode di grandissima potenza nel mercato del videogioco in streaming, realizzare console? Queste sono le conclusioni dello studio, pubblicate direttamente dal Financial Times.
Il destino di Microsoft nell’ambito delle piattaforme sarebbe già bello che segnato stando a questo studio: il futuro è privo di console. Ciò sarebbe dovuto soprattutto al passaggio da acquisto del gioco fisico alla progressiva corsa all’abbonamento per Game Pass, che ad oggi conta circa 34 milioni di abbonati contemporaneamente.
Un’operazione volta al controllo del mercato Cloud
Secondo gli analisti del Financial Times questo passaggio sarebbe addirittura inevitabile, in quanto al momento la console di Microsoft e il suo Game Pass avrebbero mosso passi molto decisi verso questa direzione, come possono confermare anche gli ingenti investimenti verso Game Pass e l’acquisizione di nuove case di sviluppo da “fare proprie”.
Ciò dovrebbe portare, contro ogni iniziale aspettativa, ad un risultato vantaggioso sia per Microsoft che per le sue dirette concorrenti: Microsoft infatti si sposterebbe verso il terreno “libero” da concorrenza potente del Game Streaming, mentre Nintendo e Sony finirebbero per contendersi in due un posto nell’Olimpo (fino ad ora una corsa a tre) della vendita di piattaforme.
Addio Xbox già da ora? Assolutamente no
Gli analisti in questione hanno fatto un’ulteriore, ma dovuta, precisazione in merito alle loro previsioni: non si parla di un cambiamento di mercato in tempi brevi. Recentemente è stato confermato che Microsoft ha già pronti i piani per la prossima generazione di console, che usciranno con ogni probabilità a partire dal 2026 e quindi, almeno per la prossima generazione, non dobbiamo portare in tavola questo discorso.
Sarà interessante vedere quale sarà l’approccio dell’azienda negli anni a venire in quanto è ormai palese il grande potere che Microsoft potrebbe avere sul futuro sviluppo del mondo dei videogiochi. Si tratta, insomma, di una partita a scacchi ove bisogna solo attendere la mossa di Microsoft per far funzionare l’intricato meccanismo.