Due compagni di scuola si rincontrano dopo anni dal diploma ad una rimpatriata di classe e, tra una battuta, una sigaretta e una bevuta, si riavvicinano in poco tempo e vedono risvegliarsi in pochissimo tempo tutti quei sentimenti e quei ricordi che credevano sopiti per sempre, scomparsi assieme alla loro giovinezza. Tante, tantissime storie iniziano con questo stesso incipit e per certi versi Hyperventilation, il nuovissimo boy’s love coreano pubblicato da J-Pop nel corso del mese di febbraio che parte proprio da queste premesse, non ha nulla di speciale.
Sono passati quasi dieci anni dall’ultimo incontro tra Myongi e Sunho. I due, un tempo compagni di classe avvicinatosi in seguito a un brutto attacco d’asma del primo durante l’ora di educazione fisica, si rivedono durante una cena organizzata dal resto della classe e da questo singolo e breve incontro il sentimento che entrambi avevano provato ma che avevano cercato di mettere a tacere prima che potesse diventare “qualcosa di più” durante l’adolescenza esplode completamente, sconvolgendo le vite di entrambi ormai adulti.
Il volume, nonostante le premesse interessanti e il flashback sul passato dei due protagonisti molto ben scritto e gestito, estremamente delicato e dolce, non riesce a dare il meglio di sé a causa della durata. Sei capitoli sono, purtroppo, decisamente pochi per raccontare una storia di questo tipo soprattutto considerando che ogni pagina ha veramente poco testo vista l’impostazioni delle tavole.
Due parole sull’edizione
Quello che potrebbe frenare molti lettori dall’acquistare Hyperventilation è il rapporto prezzo/numero di pagine del volume: siamo di fronte a una storia di poco più di un centinaio di pagine venduta da J-Pop a 9,90€, perciò la titubanza è più che comprensibile, almeno ad un primo sguardo, ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di dedicare qualche paragrafo in più proprio all’edizione per convincervi che no, l’edizione proposta dall’editore vale totalmente i quasi dieci euro spesi.
Il volume di Hyperventilation è infatti composto sì da circa cento pagine, tuttavia tutte sono a colori e il formato con cui ci viene proposto dall’editore è decisamente più grande rispetto al solito. La carta utilizzata per la sovraccoperta è liscia ed estremamente pregiata e anche quella delle pagine interne al volume è decisamente resistente: l’unico difetto, purtroppo, è che vista l’enorme quantità di inchiostro nero utilizzato un po’ di questo rimane inevitabilmente sulle dita durante la lettura.
In conclusione, comunque, nonostante l’eccessiva brevità non possiamo che consigliare la lettura di Hyperventilation agli amanti del genere Boy’s Love. Meno consigliato, invece, a chi si trova ancora al primo approccio al genere.
