In questi due anni Pornhub ha testato un peculiare chatbot, reThink, che bloccava le ricerche di materiale pornografico riguardanti gli abusi sui minori. Il sito di proprietà di Aylo, ha collaborato al progetto con due organizzazioni inglesi dedicate alla tutela dei minori, la Internet Watch Foundation (abbreviata in IWF, che si è occupata dello sviluppo del bot), e la Lucy Faithfull Foundation.
reThink agisce non appena sul sito si cercano delle parole collegate all’abuso di minori (che durante il test sono state cercate 4,4 milioni di volte). Ad ogni ricerca, la pagina è stata bloccata da un avviso, e la metà delle volte anche dal chatbot. Quest’ultimo proponeva agli utenti una serie di domande, prima di spiegare che stavano cercando del materiale illegale, reindirizzandoli verso i servizi d’aiuto di Lucy Faithfull (Stop It Now).
Il test ha tenuto conto delle varie sezioni su Pornhub, quindi le persone sono state contate anche più di una volta. Sembra che almeno 1.7 milioni di persone abbiamo visto l’avviso prima di uscire dal sito o di cercare contenuti più legali. Infatti gli avvisi e il chatbot hanno fatto diminuire ricerche di materiali sui minori, anche se diversi individui hanno continuato comunque a cercare materiale illegale. Stando a quanto comunicasto da Stop It Now, 1656 utenti hanno effettuato richieste di informazioni alla Lucy Faithfull Foundation, mentre solo 68 hanno effettivamente chiamato il servizio d’aiuto. 490 persone hanno anche inviato donazioni alla fondazione.
Joe Scanlan, docente senior dell’Università della Tasmania che ha guidato l’evoluzione del chatbot, ha dichiarato che il processo ha avuto diverse complessità, dato che inizialmente i dati forniti da Pornhub, IWF e Lucy Faithdull non sono stati sempre completi. È rimasto comunque impressionato dal risultato, visto che è stata registrata una progressiva diminuzione di questo tipo di ricerche, ed è convinto che reThink possa essere impiegato nell’educazione e nella prevenzione di queste ricerche.
Il chatbot ha aiutato ad assumere un comportamento migliore
La psicologa statunitense Cynthia Nadojwki, non coinvolta nel progetto, ha spiegato che per far desistere le persone dal commettere un crimine, per lei c’è bisogno di tre passaggi fondamentali:
- Sapere che quello che si sta facendo sia illegale;
- Applicare la “conoscenza legale” al proprio comportamento;
- Rendersi conto che il costo di un’azione criminosa potrebbe superare i benefici che si aspettano.
Ha trovato di conseguenza reThink davvero promettente, in quanto aiuta molto per il primo passaggio è una cosa ottima. Potrebbe comunque far fatica ad aiutare persone che persistono nel loro comportamento.
Nonostante i buoni risultati, le cose possono comunque essere migliorate, magari con l’introduzione di diverse tipologie di avvisi, oltre all’inclusione di video sull’argomento e a una connessione alla chat di Stop It Now. IWF dovrà inoltre far evolvere il bot, in modo da renderlo più accessibile e da fargli gestire domande per cui non era stato programmato.
Pornhub continuerà ad usare reThink
Anche se il periodo di test è terminato, sia gli avvisi che reThink continueranno ad essere usati su Pornhub. Un portavoce del sito ha infatti dichiarato: “Questo rapporto e questa tecnologia rappresentano un significativo passo avanti nell’identificazione, nella rimozione e nella segnalazione di contenuti dannosi e illegali. Siamo dell’idea che tutti i social media e le piattaforme tecnologiche debbano implementare una tecnologia di deterrenza simile per creare un internet più sicuro e libero per tutti“. Anche IWF, Lucy Faithfull Foundation e Scanlan sono dello stesso avviso.
