Lo scorso ottobre Crunchyroll ha pubblicato il primo episodio in simulcast della serie The Yuzuki Family’s Four Sons con dei sottotitoli in inglese abbastanza strani, contenenti frasi con poco senso. Qualcuno ha iniziato a sospettare che la piattaforma potesse aver fatto tradurre l’episodio con un’intelligenza artificiale. Per fortuna le numerose lamentele hanno costretto la piattaforma a cambiare i sottotitoli. Ma il sedicente uso delle AI da parte sua è davvero finito?
Crunchyroll vuole usare le AI nei suoi sottotitoli
Purtroppo no, perché in questi giorni il presidente della piattaforma Rahul Purini ha confermato durante un’intervista a The Verge che stanno testando l’uso delle AI nei sottotitoli e nei cartelli, in modo da poter “ottimizzare il loro processo di lavorazione” e rilasciare sottotitoli in più lingue in meno tempo possibile, dicendo che è quello che desiderano i fan (anche se praticamente gli episodi delle serie in simulcast escono già poco tempo dopo la trasmissione in Giappone).
La piattaforma sta testando le AI per farle fare tante altre posizioni lavorative dentro Crunchyroll. Una in particolare dovrebbe servire per aiutare gli utenti a personalizzare la propria esperienza d’uso della piattaforma e a cercare titoli in maniera più efficiente. Queste tecnologie non saranno però utilizzate nel processo di lavorazione dei doppiaggi (peccato che la maggior parte delle serie sia disponibile soltanto con sottotitoli).
Questa conferma non è stata presa affatto bene dalla maggior parte dei fan, anche perché le AI hanno dimostrato di non essere proprio in grado di fare un buon lavoro di traduzione. Si rischia infatti di ritrovarsi un risultato simile a quello del primo episodio di The Yuzuki Family’s Four Sons, che come si vede da alcuni screen era assolutamente terribile.
Alcuni hanno espresso un sincero supporto a questa decisione di Crunchyroll, in quanto toglierebbe il lavoro a coloro che infilano i loro ideali politici nelle traduzioni. Come dimostrato dall’ex fansubber Daiz su X/Twitter, i sottotitoli generati dalle AI sarebbero comunque molto peggio.
In un messaggio del suo thread riguardo la notizia, Daiz ha scritto che chi è contento sta sostenendo traduzioni fatte da una macchine senza alcuna supervisione di traduttori professionisti. Quest’ultima potrebbe arginare il problema, ma non è un’opzione menzionata da Purini nell’intervista.
Come fatto notare da FAR, le traduzioni fatte con AI sono un grosso campanello d’allarme non solo per i fan e i traduttori, ma anche per i produttori, che vedrebbero le serie a cui hanno lavorato avere una ricezione internazionale rovinata da sottotitoli sbagliati.