In queste settimane la community inglese di anime è stata scossa da una polemica riguardante il recente doppiaggio di Lovely Complex curato da Discotek Media. La serie prodotta nel 2007 da Toei Animation era arrivata sul suolo americano già nel 2013, anche se in versione solo sottotitolata, mentre il doppiaggio è stato realizzato soltanto adesso per la sua riedizione in Blu-ray.
Il controverso doppiaggio inglese di Lovely Complex
Il doppiaggio inglese, realizzato dallo studio Sound Cadence ha visto la partecipazione di Brendan Blaber, meglio conosciuto come JelloApocalypse, animatore e doppiatore che su YouTube ha trovato seguito con la sua serie di video “In breve, questo è” (doppiata in italiano da Orion – Web Dubbing). Blaber ha lavorato al doppiaggio come freelancer, occupandosi dei dialoghi e della direzione del doppiaggio assieme alla collega Marissa Lenti (voce di Gangle in The Amaziong Digital Circus), che però ha dovuto lasciare la produzione per un infortunio.
In un post cancellato sulla sua pagina Patreon, Blaber ha rivelato alcune informaizoni riservate sulla produzione di questo doppiaggio, che è stata tutt’altro che una passeggiata. Sound Cadence aveva infattil’obiettivo di spendere meno soldi possibile per doppiare Lovely Complex, quindi molti di coloro che hanno lavorato al doppiaggio – tra cui Lenti e i doppiatori dei due protagonisti Risa e Atsushi – non hanno ricevuto alcun compenso.
Ma la parte peggiore è che Blaber non ha lavorato in maniera professionale. Ha infatti dichiarato che odia Lovely Complex per le sue “inconsistenze nella trama e nello sviluppo dei personaggi” e per la protagonista Risa, che ha definito una “psicopatica e inutile fenomeno da baraccone“. Per questo motivo ha deciso di cambiare di sana pianta sia la caratterizzazione dei personaggi che alcuni dialoghi per rendere la serie più guardabile, modificando anche quelli che sembravano atteggiamenti “anti-trans” nei confronti del personaggio Seiko.
Era così tanto convinto di aver fatto un ottimo lavoro che pensava davvero di aver fatto passare la serie dall’essere un “terribile 3/10 a un buon 7/10“. Ovviamente Discotek Media ha deciso di prendere le distanze da JelloApocalypse, ma non per le modifiche fatte ai dialoghi ai personaggi, ma solo per il suo atteggiamento e la sua mancanza di discrezione professionale.
La difesa ai cambiamenti nel doppiaggio da parte di Discotek Media
Justin Sevakis di Discotek Media ha difeso i cambiamenti apportati al doppiaggio, dicendo che tanto i doppiaggi degli anime sono soliti puntare sulla comicità e smussare qualche dialogo sotto la supervisione dei produttori originali. Coloro che vogliono vedersi un anime con dialoghi tradotti in maniera fedele devono per forza vedere le serie in lingua originale con sottotitoli, visto che l’azienda non apporta mai chissà quali modifiche su di essi.
Tutto questo ambaradan ha riacceso le polemiche sugli adattamenti degli anime in America in corso già da anni, visto che diversi traduttori cambiano le frasi delle serie solo per far rispettare le loro credenze politiche. Uno dei casi più famosi è quello del doppiaggio inglese di Miss Kobayashi’s Dragon Maid, dove una scena presenta un dialogo leggermente modificato per inserirci una critica alla società patriarcale non presente nei dialoghi originali. Il fandom è spaccato tra coloro che sostengono che i doppiaggi non debbano essere più fatti e coloro che invece sostengono che i doppiaggi debbano essere fatti in ogni caso.
L’adattamento è una fase importantissima per un doppiaggio, e anche se i contenuti rimangono spesso gli stessi, a volte possono essere apportate delle piccole modifiche su parole che sarebbero altrimenti difficili da tradurre in una determinata lingua oppure su riferimenti culturali che non verrebbero capiti dagli spettatori di un certo paese (ad esempio nel doppiaggio italiano di Gintama i riferimenti ai programmi televisivi giapponesi sono stati sostituiti con riferimenti a programmi italiani come Pomeriggio Cinque).
Esso però diventa un problema quando avvengono casi come questo di Lovely Complex, dove si cerca proprio di modificare tutto il significato dell’opera. Fortunatamente noi non abbiamo avuto un problema simile con il doppiaggio nostrano della serie, prodotto da Dynit nel 2009, che ha visto la traduzione e i dialoghi tradotti dalla Ad Libitum.