Quasi un mese fa Netflix ha rilasciato sulla piattaforma la serie documentario Alessandro Magno: come nasce una leggenda, che racconta la vita del famoso condottiero e re Macedone vissuto più di 2300 anni fa. La serie rappresenta Alessandro in una relazione con il suo confidente e amico d’infanzia Efestione, cosa che per anni è stata dibattuta dagli storici.
Il professor Lloyd Llewellyn-Jones dell’Università di Cardiff ha spiegato nel primo episodio che le relazioni omossesuali erano abbastanza comuni nella Grecia antica, mentre la dottoressa Salika Ikram dell’università del Cairo sostiene che Efestione fu il più grande amore del re Macedone. Grazie a dei documenti storici sappiamo che ha avuto relazioni con altri uomini, ma rimane ancora difficile determinare la sua effettiva sessualità.
Quanto mostrato nella serie ha però destato numerose polemiche in Grecia. Il ministro della cultura Lina Mendoni ha criticato il documentario di Netflix dicendo che ha una narrativa di scarss qualità e piena di contenuti scarsi e inesattezze storiche.
Le critiche alla serie documentario su Alessandro Magno
Durante un episodio del programma condotto dal presidente del partito di estrema destra cristiano-ortodosso, Dimitris Natsiou, Mendoni ha sottolineato che nelle fonti storiche non ci sono menzioni su una possibile relazione amorosa tra Alessandro ed Efestione. Ha spiegato che il concetto di amore nella Grecia antica era ampio e multidimensionale, e ora non possiamo interpretare le azioni delle persone vissute 2300 anni fa con le misure, le norme e i presupposti che abbiamo ora.
Natsiou è stato forse più severo, definendo il documentario “deplorevole, inaccettabile e antistorico“, e accusandolo di diffondere l’idea che nella Grecia antica l’omosessualità fosse accettata, cosa di cui non c’è nessun certezza. Ha inoltre chiesto a Mendoni se il governo intendesse prendere provvedimenti contro Netflix, ma il ministro della cultura ha riposto di no perché andrebbe contro la costituzione greca, che dall’inizio del diciannovesimo secolo tutela la libertà artistica.
Le effusioni romantiche tra Alessandro magno ed Efestione erano già state rappresentate nel film Alexander diretto da Oliver Stone, che in questi giorni è stato accusato dal giornale greco Eleftheros Typos di aver avviato una campagna di propaganda suol’omosessualità di questa figura storica. Zack Snyder avrebbe voluto realizzare un film sul re Macedone, Blood & Ashes, che avrebbe raccontato una storia incredibilmente omoerotica.