Ogni tanto si parla dei problemi dell’industria degli anime, tra i ritmi di lavoro poco salutari di numerose produzioni e le basse paghe destinate agli animatori, anche se forse se ne dovrebbe parlare di più. Di recente Animation Dormitory ha realizzato un interessante video riguardo la produzione della seconda stagione di Jujutsu Kaisen, mettendo la lente d’ingrandimento sui diversi problemi portati dal sistema dei comitati di produzione.
In questi giorni a parlare delle condizioni di lavoro di chi lavora nell’industria è stato Kiero Itsumi, direttore generale di Pierrot, studio che ha prodotto serie come Naruto, Bleach e Black Clover. Itsumi è stato intervistato da Borderless, e ha parlato di come Pierrot stia prendendo dei provvedimenti per migliorare le condizioni di lavoro dei propri dipendenti e della posizione che l’azienda ha preso nei confronti delle intelligenze artificiali.
Pierrot cerca di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti
“In passato, l’industria era conosciuta per i suoi margini di profitto sottili“, ha dichiarato Itsumi, “e si è diffusa l’immagine che i creatori dovessero lavorare in modi che non rispettavano gli standard lavorativi. Ma al giorno d’oggi, una corretta gestione del lavoro è essenziale. La mentalità di fare del proprio meglio con ‘grinta e determinazione’ diffusasi nell’epoca Showa non è più valida“.
Il direttore generale ha poi dichiarato che da quando si è unito a Pierrot ha contribuito a far aumentare del 20% il salario degli animatori per gli straordinari, in quanto “sono le persone a fare gli anime, non i computer. Quindi se queste persone sono esauste, non c’è niente che possiamo fare. Questo modo di creare le cose non è sostenibile nel lungo periodo“.
Ha sostenuto inoltre che sarebbe bello se gli animatori ricevessero i pareri dei fan sparsi per il mondo, visto che vedere tutti eccitati per eventi come la premiére mondiale di Bleach: Thousand-Year Blood War lo ha commosso: “È come dire, ‘Wow, gli piace molto’. Questo è il tipo di reazione che voglio mostrare ai creatori. Tutti possono andare avanti in maniera felice e sostenibile. Pierrot ha l’obiettivo di rimanere uno studio simile in futuro“.
