Nonostante l’arresto in Giappone di alcuni leaker, responsabili della diffusione in Rete di capitoli di opere di Shonen Jump diversi giorni prima che fossero ufficialmente disponibili, non ha fermato la macchina degli spoiler, oramai inarrestabile. E di spoiler in spoiler, di leak in leak, siamo arrivati a un traguardo importante: il capitolo 250 di Jujutsu Kaisen, battle fra i più apprezzati della scuderia Shueisha.
In “The Shinjuku battle in the inhuman demon realm part 22”, di narrativo, accade ben poco e buona parte della foliazione è dedicata allo scontro fra Yuta Okkotsu, Yuji Itadori e lo Shikigami Rika contro Sukuna, il cosiddetto Re di Maledizioni al momento al controllo del corpo di Megumi Fushiguro. Ricordiamo che, dalla morte di Kenjaku, è Sukuna a possedere il potere atto a generare il “merging” fra Tengen e la razza umana: obiettivo degli Stregoni è ucciderlo per impedire la catastrofe.
Nel capitolo 249 di Jujutsu Kaisen ci veniva rivelata la strategia finale per abbattere il Re di Maledizioni: intrappolarlo nel Dominio di Yuta, All-Encompasing Unequivocal Love, e utilizzare il Jacob’s Ladder di Angel di concerto con la capacità di Yuji di “colpire l’anima” con i propri pugni per indebolire e infine spezzare il legame fra l’anima di Sukuna e il corpo di Megumi. Il piano dei due giovani Stregoni, che sarebbe destinato a fallire in pochi istanti se Sukuna fosse in possesso di tutta la propria immensa Energia Maledetta e potesse utilizzare le proprie tecniche più potenti, riesce a mettere il villain sulla difensiva.
Nella prima tavola del capitolo 250 di Jujutsu Kaisen il narratore onnisciente ci spiega il funzionamento del Dominio di Yuta: all’interno di All-Encompasing Unequivocal Love il giovane può utilizzare qualunque Tecnica da lui copiata; le Tecniche, tuttavia, non sono immediatamente accessibili ma sono oggettificate in katane infilzate sul terreno di battaglia. Per utilizzare una determinata Tecnica (che potrà usare una volta sola), Yuta deve prima trovare la spada corrispondente mescolata assieme alle altre.
Tramite i pensieri di Sukuna scopriamo come la creatura al momento non sia in grado di espandere il proprio Dominio e come la propria “scorta” di Energia Maledetta sia ad ora equiparabile, al massimo, a quella di Yuta. Il mantenimento della barriera Hollow Wicker Basket, inoltre, tiene impegnati due braccia e una bocca impedendogli l’utilizzo del Colpo che Taglia il Mondo.
Ogni colpo di Yuji indebolisce il suo controllo sul corpo di Megumi rendendolo più vulnerabile. Come se non bastasse, la difesa dei suoi avversari è talmente alta che Sukuna non riuscirà per molto tempo a scagliare ferite mortali senza mantenere con loro un contatto fisico. Il primo dialogo fra i personaggi in campo si verifica a pagina 14 del capitolo, quando dopo tutte queste valutazioni un compiaciuto Sukuna domanda ai suoi nemici come abbiano fatto in un solo mese a raggiungere un livello del genere.
La risposta onesta e istintiva di Yuji è “Attraverso il sacrificio e il duro lavoro” ma qui si vede la sua differenza caratteriale fra il protagonista di Jujutsu Kaisen e Yuta, che invece confessa come in qualche modo abbiano barato, anche se l’affermazione non viene spiegata. Il combattimento riprende e con esso le riflessioni di Sukuna che, pur continuando a subire attacchi, non smette di analizzare la battaglia.
Yuta può utilizzare il Cursed Speech di Inumaki, Thin Ice Breaker e Sky Manipulation di Takako Uro, chiaroveggenza, il Jacob’s Ladder di Angel, e può applicare una barriera inviolabile sul cammino del proprio Shikigami. Sukuna si domanda se sia in grado di usare anche il Limitless di Satoru Gojo, ma sarebbe impossibile da controllare senza i Sei Occhi.
Proprio quando il Re di Maledizioni si chiede se Yuta abbia esaurito tutte le proprie cartucce, Okkotsu gli scaglia contro un Cleave, la Tecnica preferita di Sukuna stesso. Delle ferite profonde si aprono sul suo viso, e il capitolo 250 di Jujutsu Kaisen si conclude con questa immagine. Dopo la lettura dei capitoli 249 e del 250 del manga, non possiamo fare a meno di domandarci quale fosse la tavola che l’editor Junya Fukuda aveva trovato shockante: la lotta per abbattere Sukuna procede placida fra botte e didascalie che rallentano il ritmo e non regalano particolari scossoni emotivi.