Ultimamente sta diventando sempre più popolare il trend di creare apparecchi smart che abbiano una connessione a internet o un’intelligenza artificiale integrata. Lo scorso mese al CES di Las Vegas questi apparecchi sono stati al centro dell’attenzione, tanto che sono stati presentati persino cuscini e specchi capaci di navigare in rete. Altri oggetti di uso comune che ora vengono prodotti in questo modo sono gli spazzolini elettrici, che secondo dei ricercatori potrebbero essere degli strumenti facilmente violabili da parte di hacker, i quali potrebbero usarli per fare degli attacchi informatici.
Gli spazzolini usati per attacchi informatici?!
Come ogni dispositivo elettrico capace di connettersi a internet, gli spazzolini potrebbero cadere vittima di attacchi hacker. I malintenzionati collegherebbero poi tutti questi spazzolini a una botnet da usare per infliggere attacchi DdoS (Distributed Denial of Service) a siti e server che sono molto trafficati, che verrebbero buttati giù in un istante, portando a perdite di milioni di dollari.
L’allarme per questo scenario è stata riportata dal giornale svizzero Aargauer Zeitung, ma dei ricercatori hanno poi chiarito che si tratta soltanto di un qualcosa di ipotetico. Un rappresentante di Fortinet ha spiegato a The Indipendent che quest’ipotesi non è basata su nessuna ricerca di Fortinet o FortiGroup, ma è semplicemente stata presentata durante un’intervista come esempio di un possibile attacco informatico. Quanto riportato dal giornale svizzero sarebbe quindi derivato da un errore di traduzione.
In passato Stefan Züger, responsabile della tecnologia di sistema presso Fortinet Switzerland, aveva avvisato i possessori di apparecchi smart di prendere delle precauzioni per proteggersi, in quanto ogni apparecchio di questo tipo è un facile bersaglio e può essere usato in attacchi informatici: “Altrimenti, prima o poi diventerete delle vittime – o i vostri apparecchi potrebbero essere usati per degli attacchi“.
Netscout ha recentemente rivelato che a gennaio sono raddoppiate le attività legate a botnet malevole, affermando che “una nuova ondata di crimini informatici sta arrivando. La battaglia è appena iniziata e l’avversario sta effettuando una ricognizione per scoprire quali aree può sfruttare“.
