Che Palworld fosse un successo a livello mondiale, questo ormai lo sappiamo un po’ tutti, ma che diventasse un argomento da affrontare durante le riunioni delle varie agenzie, di certo non ce lo saremo mai aspettati. La creatura di PocketPair è diventata oggetto di accese discussioni sul web e nello specifico sui social, sui siti dei media e sui forum, dove ormai le notizie al riguardo si sprecano e sono ogni giorno più numerose.
Recentemente abbiamo sentito parlare di alcune operazioni portate avanti dai responsabili lavorativi in Giappone, come per esempio la notizia riguardo alcune aziende che hanno sconsigliato ai propri dipendenti di giocare Palworld, per non mettere a rischio le loro condizioni lavorative. Una mossa che chiaramente sottolinea quanta dipendenza crei il gioco nelle persone, testimoniata anche dal gigantesco numero di giocatori attivi contemporaneamente su Steam, il quale continua a mantenersi perfettamente stabile con il passare dei giorni.
Ma ora è arrivata una nuova notizia dalla terra orientale riguardante alcune agenzie di talent e VIP, le quali temono possibili ripercussioni dovute al nominare Palworld. Perché gli agenti dovrebbero consigliare di non fare una cosa semplice come nominare un gioco? La risposta sarebbe un collegamento con Pokémon e con la possibilità che l’azienda, nota per le sue bagarre legali con chiunque utilizzi le loro proprietà intellettuali, sbarri le porte nei loro confronti.
Celebrità, non schieratevi con Palworld!
Nello specifico, la preoccupazione delle agenzie e degli agenti delle celebrità è legata soprattutto alle possibili collaborazioni. Secondo quanto si apprende in un articolo pubblicato da Tokyo Sports, questa iniziativa vuole spronare i propri protetti a non citare pubblicamente Palworld, per evitare qualsiasi tipo di problema e critica con The Pokémon Company. Sappiamo infatti come quest’ultima abbia cominciato delle indagini nei confronti di PocketPair per valutare se esiste qualche tipo di violazione nei loro confronti, a seguito delle numerose segnalazioni.
Ma in generale la compagnia nipponica non vede di buon occhio chi decide di schierarsi con delle compagnie fondamentalmente rivali. Per scongiurare questa possibilità, nasce questa sorta di ordine che impedisce alle celebrità di menzionare Palworld, così da non mettere a rischio possibili future collaborazioni, considerare Pokémon come un’agenzia e non solo come un gioco, e soprattutto rispettare il lavoro di un’azienda che si è imposta ormai da tantissimi anni nel settore, soprattutto in Giappone, dove la sua popolarità è senza rivali.
Evidentemente questo è un modo per far capire come Palworld, nonostante al momento sia un successo a livello mondiale, faccia meno gola alle agenzie per quanto riguarda eventuali collaborazioni, in quanto il brand Pokémon resta comunque quello di maggior impatto sul lungo termine. Questa potrebbe essere anche soltanto una mossa preventiva per scongiurare qualsiasi rogna mediatica e professionale, ma in ogni caso è certamente più chiaro quali ripercussioni delle due aziende, temono di più gli agenti.