Justin Mohn è il nome con cui si identifica l’uomo di 32 anni, responsabile dell’omicidio avvenuto in una casa di Middletown Township, dove la vittima è stata suo padre a seguito di un’accusa di alto tradimento nei confronti del paese. Egli era il più giovane della famiglia, ma di certo nessuno di loro, soprattutto il padre, si sarebbe aspettato di avere in casa una persona così estremista, tanto da portare avanti un simile piano per diffondere il suo messaggio agli americani.
Egli, infatti, nel pomeriggio di una giornata apparentemente tranquilla, secondo le parole del vicinato, decapita il padre e decide di pubblicare un video dove appoggia diverse teorie cospirazioniste di destra. A rendere macabro il tutto è la decisione di Justin Mohn di mostrare la testa mozzata del padre in una busta di plastica, successivamente adagiata in una pentola da cucina. In questo raccapricciante video di 14 minuti, intitolato “Mohn’s Militia – Call to Arms for American Patriots”, egli apparentemente legge un manifesto sul suo computer dove da sfogo alla sua frustrazione contro il governo e chiede alle milizie degli USA di uccidere i funzionari federali.
Justin Mohn si descrive come il comandante della rete di milizie americane e condanna l’amministrazione del presidente Biden, i migranti, il Black Lives Matter, la comunità LBGTQ e la sinistra politica. Inoltre chiama a raccolta tali milizie per uccidere sul posto e pubblicamente gli Agenti FBI, i giudici federali, gli agenti di controllo delle frontiere, gli impiegati IRS e i membri di alto rango delle forze dell’ordine americane. L’aver decapitato il padre è stato il suo modo di “dare l’esempio”, dato che era un impiegato federale con 20 anni di servizio alle spalle e “Ora è all’inferno come traditore del suo Paese”, secondo le sue parole.
La polizia di Middletown Township non commenta, ma il web si
Fox 29 Philadelphia ha realizzato un servizio come “Notizia dell’ultima ora” riguardo l’accaduto, con le dichiarazioni del capo della polizia di Middletown Township, Joseph Bartorilla. Intervistato fuori dalla casa, ha preferito non commentare lo stato della scena del crimine, limitandosi a dichiarare la morte di un uomo, l’arresto del sospettato a due ore di distanza dal luogo e la possibilità per i vicini di dormire tranquilli. Tuttavia sono emersi più dettagli sull’accaduto, dove gli agenti hanno trovato il corpo del padre senza testa nel bagno del piano superiore della casa.
Il video pubblicato di Justin Mohn è stato pubblicato nello stesso pomeriggio su varie piattaforme social, tra cui Twitter/X, YouTube e Facebook. Mentre alcune hanno immediatamente rimosso il filmato, data la chiara macabrità del contenuto, altre hanno tardato le operazioni, lasciando il video online per diverse ore, prima di rimuoverlo. Questo ha permesso a tantissime persone di vederlo e, in molti casi, di rimanere scioccati da tanta crudeltà e follia.
La rimozione del video è stata dovuta alle “politiche rigorose che vietano la violenza grafica e l’estremismo violento“, come dichiarato dal comunicato su YouTube. Attualmente Justin Mohn è detenuto con l’accusa di omicidio di primo grado, abuso del cadavere del padre e possesso di armi e altri strumenti utilizzati per scopi criminali.
