Quella di The Legend of Zelda è una delle saghe più longeve della storia videoludica e, ovviamente, ha anche lei i suoi scheletri nell’armadio: il titolo indie “Arzette: The Jewel of Faramore” vuole dimostrare che anche questo lato oscuro della leggendaria saga Nintendo merita, in qualche modo, di essere ricordato. Facciamo in particolare riferimento ai due capitoli non canonici della saga usciti su Philips CD-i.
Noti per essere due giochi di pessima qualità su tutti i fronti, specialmente quello delle cutscenes, Link: The Faces of Evil e Zelda: The World of Gamelon sono ricordati principalmente come dei veri e propri meme (se siete soliti bazzicare su YouTube non vi sarete certamente dimenticati di lui), ma lo studio Seedy Eye ha deciso di sfruttarne la popolarità per dare al suo titolo un’identità davvero unica nel panorama videoludico moderno.
Arzette non è solo un ritorno ai vostri peggiori incubi…
Il titolo, la cui uscita ufficiale è prevista per il 14 febbraio, sarà a breve preordinabile in versione fisica sul sito Limited Run Games, proprio questo grande palco per il panorama indie ha permesso a molti utenti di venire a conoscenza di questo buffo esperimento: il titolo, come riporta la pagina Steam ufficiale, è un action-adventure in 2D alla “vecchia maniera”.
Lo studio di sviluppo ha posto particolare attenzione nei confronti delle cutscenes: nel cast rientrano Rob Dunlavey, John Linneman di Digital Foundry e Audi Sorlie, i doppiatori Jeffrey Rath e Bonnie Jean Wilbur, e il premiato compositore Jake “Button Masher” Silverman. Tutti i personaggi presenti in gioco sono doppiati in inglese, come accadde per gli originali Zelda per CD-i.
Nostalgia, nostalgia canaglia…
La ricchissima collector’s edition presentata da Limuted Run games proprone non solo i classifi mini-artbook, colonne sonore e cofanetti, ma anche un controller che la maggior parte dei giocatori sperava di aver rimosso per sempre. Stiamo parlando del controller originale del Philips CD-i, definito uno dei peggiori controller di sempre.
Ovviamente non vi sono loghi che facciano risalire direttamente al telecomando originale, ma la somiglianza tra i due prodotti è troppo evidente per trattarsi di una semplice coincidenza. Come se la caverà Arzette? Se vi siete incuriositi vi consigliamo di segnarvi la data del 14 febbraio.