Diverse agenzie del Pentagono hanno comprato i dati internet dei cittadini americani senza alcun mandato. Tra i dati comprati figurano i siti e le app che gli utenti usano di solito e la posizione dei dispositivi. A rivelare il tutto è stato il senatore dell’Oregon Ron Wyden, da sempre un politico che si batte pernla privacy dei suoi connazionali. Wyden ha infatti mandato al New York Times dei documenti inviategli dal Pentagono che confermano i controversi acquisti di dati.
Secondo le indagini dello staff di Wyden, le agenzie hanno avuto contatti con delle compagnie poco raccomandabili che infrangono la privacy dei cittadini mettendo in atto delle pratiche illegali. Tra di esse c’è anche la National Security Agency (NSA), la quale starebbe anche comprando i metadati di internet degli americani.
In una delle lettere inviate dal Pentagono a Wyden, il direttore dell’NSA Paul Nakasone ha scritto che l’agenzia ha comprato informazioni associate a dispositivi elettronici che sono sia fuori che dentro gli Stati Uniti. In questo periodo è cresciuto anche il sospetto che i governi esteri stessero comprando informazioni private dei cittadini americani. Dopo aver diffuso mi documenti pubblicamente, ha scritto una lettera all’amministrazione Biden per far fermare questa illegale sorveglianza dei cittadini.
La NSA risponde
La NSA ha spiegato alla CNN che compra dati da privati per motivi che riguardano la cybersecurity e l’attuazione di missioni all’estero. L’agenzia rivela inoltre che vuole minimizzare la sua collezione di dati personali. Ronald Moultrie, un ufficiale del Dipartimento della Difesa, ha invece aggiunto che le agenzie che acquistano questi dati sono responsabili nel rispettare le leggi, i regolamenti e le politiche esistenti il quarto emendamento. Secondo Alison Nixon, capo ricercatrice di Unit221B, questi dati possono tornare utili per prevenire cyberattacchi e non per spiare le persone.
Wyden aveva lavorato a una proposta di legge per proteggere la privacy, ma sia l’amministrazione Biden che membri dell’intelligence hanno organizzato una campagna per osteggiarla, in quanto essa avrebbe portato a dei cambiamenti gravosi per le autorità (anche se c’erano delle eccezioni per casi riguardanti il terrorismo e il cyberwarfare). I regolatori della privacy hanno inoltre recentemente vietato di comprare dati da due aziende, la InMarket Media e Outlogic.