Odyssey, il survival che da anni era in sviluppo presso Blizzard, è stato cancellato a margine dell’ondata di licenziamenti fatta da Microsoft negli scorsi giorni e, nelle ultime ore, sono emersi alcuni dettagli su quello che era lo stato effettivo dei lavori. Il progetto era infatti ritenuto piuttosto promettente, sebbene stesse affrontando diverse problematiche.
I lavori su Odyssey sono iniziati nel 2017 ma, dopo diversi anni di intenso sviluppo, la casa di Redmond ha optato per la cancellazione del progetto e la redistribuzione degli sviluppatori rimasti verso altri progetti, non ancora annunciati, che sarebbero nelle fasi iniziali di lavorazione. Tutto questo, nonostante le impressioni interne sul gioco fossero tutte piuttosto positive.
Secondo molti degli ex-dipendenti, tra cui il presidente Mike Ybarra, il titolo survival era un progetto entusiasmante e veniva elogiato per la “visione del mondo di gioco” realizzata dai suoi sviluppatori. Questo però, al netto di diversi problemi emersi nel corso degli anni, che potrebbero essere dietro alla decisione di Microsoft di rinunciare al progetto.
Odyssey non avrebbe visto la luce prima del 2026, nel migliore dei casi
Come detto, il progetto Odyssey è partito nel 2017 con un team composto da circa 100 persone, ma i primi intoppi sono arrivati direttamente dai piani alti di Blizzard. Secondo un report di Bloomberg infatti, il team aveva realizzato un primo prototipo del gioco in Unreal Engine (con cui intendeva lavorare) ma la dirigenza ha subito posto un veto sul motore grafico di Epic, ritenuto inadeguato a sostenere le centinaia di giocatori contemporanei a cui il gioco ambiva.
È stato quindi imposto un passaggio al Synapse, engine pensato per la realizzazione di titoli mobile, su cui il team ha dovuto inevitabilmente lavorare per apportare le modifiche necessarie a un prodotto che sarebbe dovuto uscire su PC e console. Ciò ha portato a un significativo rallentamento nei lavori, nonostante il team di sviluppo abbia visto raddoppiare le dimensioni dopo il primo annuncio del titolo, avvenuto all’inizio del 2022. A questo punto, con l’acquisto da parte di Microsoft all’orizzonte, le speranze sul progetto si sono divise su due strade ben distinte.
Da una parte il team, che sperava Microsoft gli desse la possibilità di cambiare nuovamente motore di gioco e tornare a lavorare con Unreal Engine. Dall’altra Blizzard stessa, intenzionata a proporre un’espansione del team di sviluppo di diverse centinaia di unità, in modo da tentare un lancio per il 2026. Una previsione ritenuta in ogni caso piuttosto ottimistica e forse, proprio per questo, Microsoft ha deciso per la cancellazione del gioco, ritenendo il Synapse non ancora pronto per la produzione. Memori del caso Redfall, è facile ipotizzare come i vertici della divisione gaming dell’azienda di Redmond abbiano scelto di fermare sin da subito un progetto promettente, ma al tempo stesso problematico.