Continua l’inaspettato successo di Kagurabachi, il manga di Takeru Hokazono che ha debuttato su Weekly Shonen Jump qualche mese fa. Diventato popolare nella community internazionale grazie ai meme sui primi capitoli, la serie gode ancora di un ottimo seguito, e sembra che stia anche per entrare in un nuovissimo arco narrativo.
La notizia è stata data dall’ultimo capitolo del manga pubblicato su Jump, a cui è seguita una piccola anticipazione dall’autore. Hokazono ha infatti pubblicato uno scatto della sua postazione di lavoro, dove si possono vedere alcune pagine a cui sta lavorando sul suo tablet mentre mangia qualcosa. Il primo capitolo di questo nuovo arco debutterà il 5 febbraio, e sembra che lo farà in grande stile con una speciale pagina a colori (che dovrebbe celebrare anche l’uscita del primo volume del manga).
Kagurabachi viene serializzata su Jump dallo scorso 18 settembre e conta all’attivo 17 capitoli. Dopo il suo arco introduttivo, durato 7 capitoli, la serie ha mostrato tutto il suo potenziale con un arco che ha visto il protagonista Chihiro scontrarsi con un personaggio di nome Sojo. Lo scontro dovrebbe giungere a conclusione con il prossimo capitolo, in uscita il 29 gennaio.
Di cosa parla Kagurabachi
Kagurabachi racconta la storia di Chihiro Rokuda, uno spadaccino figlio di un forgiatore di spade diventato famoso per aver creato 6 spade demoniache. Il ragazzo cerca vendetta contro una gang di stregoni, responsabili di aver assassinato il padre. Per attuare questa sua vendetta, utilizza una settima spada maledetta che il padre ha creato poco prima di morire.
Il primo volume del manga uscirà nei negozi giapponesi per il prossimo 2 febbraio. Ancora non si sa quanti capitoli saranno contenuti nel volume, ma si presume che conterrà almeno i capitoli dell’arco narrativo introduttivo. La copertina del volume mostra Chihiro scontrarsi con diversi stregoni su uno sfondo completamente rosso.
I capitoli della serie sono disponibili in inglese su Manga Plus, e ancora non si sa quando sarà pubblicata in Italia.
