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Jujutsu Kaisen 248: stiamo per rivedere quel personaggio? [TEORIA]

Il capitolo 248 di Jujutsu Kaisen sta facendo già discutere in Rete per la conferma della dipartita di un personaggio centrale del franchise: sicuramente uno dei maggiormente interessanti tra quelli mostrati fino a questo momento. Questa sconfitta, che ad ora possiamo considerare definitiva (ammesso che possa esistere qualcosa di definitivo in uno shonen fantasy come Jujutsu Kaisen) si accompagna ad un’altra rivelazione interessante.

Ui Ui e Kirara stanno facendo sparire i corpi degli Stregoni feriti e morti dal campo di battaglia. Questa piccola informazione ha fatto esplodere il Web, rendendo “The Shinjuku battle in the inhuman demon realm part 20” uno dei capitoli più discussi di Jujutsu Kaisen. Da questo momento in poi, questo articolo conterrà spoiler espliciti sul capitolo 248 del manga.

Una nuova speranza?

L’evento che ha scosso il fandom di Jujutsu Kaisen, il decesso di Satoru Gojo, si è consumato nel capitolo 236 pubblicato sulle pagine di Weekly Shonen Jump nel settembre 2023, capitolo che ha scontentato molti lettori del manga non soltanto per la perdita di uno dei personaggi più amati (se non il più amato in assoluto) ma anche per le modalità con cui l’autore Gege Akutami lo ha messo in scena: a cose fatte, dopo una digressione onirica in una sorta di after-life, ci è stato mostrato semplicemente il suo cadavere tagliato a metà. E le spiegazioni sono venute dopo.

jujutsu kaisen

Essendo Jujutsu Kaisen ambientato in una realtà fantasy in cui la morte è un concetto con un significato sensibilmente diverso rispetto alla nostra, grazie alla possibilità di “tornare” come Maledizione, alla possessione del corpo da parte di altre Entità o più banalmente alla Tecnica Maledetta Inversa che permette di curare anche ferite mortali, molti lettori hanno dato per scontato che per Gojo non potesse finire così.

Finalmente, nel capitolo 248 viene rivelato ciò che molti avevano intuito: il cadavere di Gojo è sparito dal campo di battaglia, e verosimilmente a occuparsene sono stati Ui Ui (dotato della Tecnica Innata chiamata Teleportation) e Kirara Hoshi (che grazie al potere Love Rendezvous può inviare qui e là oggetti e persone da lui “marchiati”), che ci vengono mostrati nell’atto di “occuparsi” del corpo di Hiromi Higuruma. Se allontanare dallo scontro gli Stregoni feriti per portarli da qualcuno in grado di curarli (come Shoko Ieiri o Yuta Okkotsu) ha un’utilità che si spiega da sola, non è ancora chiaro il motivo per cui dovrebbero mettere a repentaglio la propria vita per smaltire anche i cadaveri.

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Sukuna, infatti, vive per combattere, e fino a questo momento ha attaccato solo lottatori in qualche modo in grado di accendere la sua curiosità, disinteressandosi del destino di coloro i quali ha ferito o ucciso. Inoltre, a differenza di Kenjaku, non pare dotato del potere di utilizzare i cadaveri altrui in modo utile. Che tra le fila degli Stregoni ci sia qualcuno in grado di riportare in vita i morti?

Per molti fan la scomparsa del corpo di Gojo va proprio in questa direzione, anche per via dell’intervista all’editor di Jujutsu Kaisen, Junya Fukuda, rilasciata nel corso di uno spettacolo a tema One Piece, nella quale Fukuda ha parlato tra le altre cose di una “tavola scioccante”, di una “pagina straordinaria” che potremo leggere su uno dei prossimi capitoli, forse proprio il 249. E quale evento sarebbe più straordinario della risurrezione dello Stregone dei Sei Occhi?

Una possibilità alternativa

Eludendo un attimo il problema “estetico” rappresentato dal riportare in scena un personaggio che è stato visto avviarsi verso l’aldilà dopo aver fatto pace con sé stesso e con la propria natura, bisogna anche riconoscere che i due concetti (la scomparsa del cadavere di Gojo e l’avvenimento scioccante che leggeremo presto) potrebbero non essere correlati. In più, senza aver accesso all’intervista integrale, non è facile capire se la sorpresa sia da intendersi in senso positivo o negativo (e c’è chi ha ipotizzato che l’evento sia la morte di Yuta o di Yuji Itadori).

Esiste comunque la possibilità che ciò che Akutami sta preparando per noi non sia la resurrezione effettiva di Gojo, ma la sua trasformazione in Arma Maledetta. Come abbiamo visto per Nanami Kento, la cui Tecnica Innata è stata trasfusa post-mortem nella sua arma, questo potrebbe avvenire anche nel caso di Satoru Gojo, in possesso di alcune fra le abilità più incredibili del mondo di Jujutsu Kaisen.

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Come questo possa avvenire non è ancora chiaro. Sappiamo che in questa realtà gli esseri viventi possono essere trasformati in Cursed Tools (è ciò che è avvenuto a Sukuna, a Reggie Star e agli altri Stregoni del passato). Sappiamo anche che, nel capitolo 222 dell’opera, Takuma Ino si è recato da Gojo, Shoko e Kiyotaka Ijichi per parlar loro di qualcosa; poco più tardi, in battaglia, lo stesso Ino ha brandito l’Arma Maledetta infusa della Tecnica di Nanami: che uno di loro tre sia in grado di effettuare questo processo? E chi fra loro?

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Eliminando dal computo Gojo per ovvie ragioni, restano Shoko e Kiyotaka. Di Shoko non sappiamo molto: si tratta di uno Stregone medico, è dotata dell’abilità di utilizzare la Tecnica Inversa sugli altri rigenerando arti persi e guarendo ferite mortali grazie alla propria Energia Maledetta; non siamo a conoscenza di altre sue abilità. Di Kyotaka Ijichi sappiamo che, seppur ora sia sostanzialmente un burocrate, in passato ha studiato da Stregone ed è in grado di evocare Shikigami e creare barriere.

Di Kenjaku, grande creatore di Cursed Tools, sappiamo che aveva uno straordinario talento nel creare barriere, secondo solo a Tengen in questa abilità. Che sia dunque Ijichi lo Stregone che trapianterà le abilità di Gojo in un’arma? E di quale arma potrebbe trattarsi? Probabilmente lo scopriremo fra due settimane, leggendo la tavola che ha scioccato Junya Fukuda.

Leggi anche: JUJUTSU KAISEN 248: QUEL PERSONAGGIO È STATO DAVVERO SCONFITTO? [SPOILER]

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Manuel Crispo

Manuel Crispo

Medico, vive e lavora a Siena. Scrive un po' di tutto. "La lettura è piacere e gioia di essere vivo o tristezza di essere vivo e soprattutto è conoscenza e domande".

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