Amazon vorrebbe introdurre una versione di Alexa a pagamento, che a differenza dell’Alex gratuita sarà potenziata dall’intelligenza artificiale generativa e avrà un abbonamento mensile. Sembra però che all’interno dell’azienda non tutti siano d’accordo sul progetto, e questo potrebbe portare a dei ritardi sul suo debutto nel mercato. La notizia è stata diffusa da Business Insider, che avrebbe appreso la notizia da delle anonime fonti interne all’azienda.
Amazon e la sua versione a pagamento di Alexa
Questa nuova versione di Alexa è stata definita internamente con il nome Plus, e oltre a essere alimentata da un AI possiederà delle funzioni avanzate e parlerà un linguaggio naturale. Disporrà infatti di una tecnologia chiamati dai dipendenti “Remarkable Alexa“, che si basa su un unico modello linguistico che comprende il linguaggio e formula la risposta.
Amazon ha già effettuato il test di questa nuova versione del suo assistente vocale con 15000 utenti, ma non tutto è andato benissimo. I test hanno infatti evidenziato la presenza di alcune lacune: non fornisce sempre informazioni corrette e dettagliate oppure a volta darebbe delle risposte troppo lunghe e imprecise. Attualmente gli sviluppatori stanno controllando tutti questi errori., e sono pronti a effettuare una revisione completa di tutta la sua struttura tecnologica.
Il successo di Alexa Plus sarà determinato dai risultati economici
La buona riuscita di Alexa Plus sarà legata alle vendite. Una delle fonti consultante da Business Insider ha infatti dichiarato che se questa versione potenziata non sarà un successo economico, tutto il progetto dell’assistente Amazon sarà nei guai. A fine 2023 la divisione che si occupa del suo sviluppo ha infatti visto molti dipendenti perdere il lavoro, e la versione gratuita dell’assistente (chiamata ora “classic”) ha già ricorso la concorrenza diverse volte per restare a galla.
All’interno dell’azienda ci sono molti che non vorrebbero rendere Plus a pagamento, sostenendo che i clienti che già pagano i diversi servizi offerti dall’azienda non debbano sostenere un’ulteriore spesa. Ci sono ancora tanti dettagli da rivedere, ma al momento la data d’uscita è stata fissata al prossimo 30 giugno.