In questi ultimi mesi YouTube ha inasprito la sua lotta contro gli ad-blocker, visto che questi ultimi rappresentano una vera e propria minaccia alle entrate economiche della piattaforma (oltre che una violazione dei suoi termini di servizio). Tempo fa erano stati condotti dei test in cui gli utenti con ad-block attivi ricevevano un messaggio che li poneva di fronte a due opzioni per continuare a vedere video come sempre: disabilitare le app di ad-block oppure sottoscrivere un abbonamento a YouTube Premium, che permette di vedere video senza sorbirsi pubblicità.
Chi non avrebbe scelto una delle due opzioni si sarebbe ritrovato con dei rallentamenti del sito che avrebbero reso difficile seguire dei video. Nelle ultime settimane sempre più utenti hanno segnalato che la piattaforma è diventata lenta sia nel caricamento che nella risposta, e che l’unico modo per farla tornare normale è disattivare gli ad-block. Il sito 9to5google ha svolto un test per confermare la veridicità di questi problemi.
YouTube smentisce i rallentamenti
YouTube ha però risposto alle segnalazioni degli utenti dicendo che i rallentamenti non sono in alcun modo dovuti a dei suoi provvedimenti. Già a novembre la piattaforma aveva riconosciuto un problema di rallentamento che prendeva di mira proprio gli utenti con ad-block attivi, che non è legato a quello di queste ultime settimane.
Sembra infatti che la causa dei rallentamenti recenti sia dovuta a un bug presente nelle ultime versioni di AdBlock. Gli ingegneri della popolare app hanno già risolto il problema, e hanno da poco rilasciato le versioni ABP 3.22.1 e AB 5.17.1 negli store dei browser Opera ed Edge. Sono invece in fase di revisione negli store di Chrome e Mozilla. Il team di AdBlock ha assicurato che con queste versioni il bug è stato completamente risolto, ma continuerà a monitorare la situazione per effettuare ulteriori aggiustamenti se necessari.
Sempre restando in tema pubblicità, di recente YouTube ha annunciato una rivoluzione per gli spot che saranno trasmessi nella versione TV dell’app. Essi daranno infatti meno di quelli visibili su PC o cellulare, ma saranno più lunghi. Questa decisione è stata presa perché un recente sondaggio ha rivelato che la maggior parte degli utenti preferisce avere degli annunci raggruppati anziché sparsi durante un video.