Dopo il grande successo de Il Migliore dei Mondi, Maccio Capatonda è pronto a tornare sugli schermi di Prime Video con la nuovissima serie No Activity. Tuttavia, questa volta non sarà solo, ma condividerà la scena con alcuni dei più grandi deì più grandi nomi del cinema comico italiano. Ad affiancarlo infatti nella nuovissima No Reality, una serie di sei episodi in uscita su Prime Video il 18 gennaio 2024, ci saranno nomi del calibro di Diego Abatantuono, Luca Zingaretti, Rocco Papaleo, Carla Signoris ed Emanuela Fanelli.
Tutti insieme saranno protagonisti di una serie che promette di essere davvero fuori dal comune. Come infatti possiamo vedere dal trailer ufficiale e dal video promozionale realizzato da Maccio sul suo canale Youtube, No Activity racconterà la storia di un commissariato in cui, diversamente da quanto succede solitamente nelle tradizionali serie poliziesche, di fatto non succede nulla di interessante e i poliziotti annegano nella noia, sperando che succeda qualcosa da un momento all’altro.
La serie è diretta da Valerio Vestoso, giovane autore divenuto celebre principalmente per aver diretto la seconda stagione di Vita da Carlo. Questo regista è dunque già abituato a dirigere attori di grande livello, anche se, in questo caso, la sfida è stata ancora più interessante e ardua, sia per la particolare idea alla base della serie, sia per l’importante numero di grandi attori coinvolti, come dichiarato dallo stesso regista:
Impresa affascinante, raccontare la noia. Decisamente più facile farlo quando si maneggia una scrittura
Valerio Vestoso
accattivante e un cast sopraffino. Già, perché parola e ritmo hanno guidato l’andamento di questa serie,
mescolando diversi tipi di comicità e vestendoli di thriller, per esaltare battute e silenzi, sguardi e invettive, litigate e abbracci.
Di cosa parlerà questa nuova serie? La sinossi di No Activity
No Activity si presenta dunque come una serie molto bizzarra e fuori dal comune, come mostrato dalla sua sinossi ufficiale:
Due criminali nel bel mezzo di un colpo, attendono informazioni importanti. Due poliziotti appostati nella loro volante scrutano nel buio, in attesa di un loro passo falso. In centrale, due operatrici radio sono in collegamento con la volante, pronte a segnalare movimenti e far partire la retata che porterà i trafficanti in manette e i poliziotti alla gloria.
L’operazione è al culmine, la tensione si taglia col coltello… orecchie attente, occhi puntati. Un rumore!
Qualcosa si muove. Le tre coppie si preparano all’azione, pronti, attenti! E infatti all’improvviso accade…
Niente. Non accade proprio niente! È così, ogni sera, ormai da più di una settimana.
Questo è un thriller poliziesco che non thrilla, nonostante i nostri protagonisti non desiderino altro. Vorrebbero essere dentro Gomorra o The Departed, e invece… non possono fare altro che aspettare che qualcosa accada dividendo angusti spazi di lavoro per ore, giorni, settimane. Una convivenza forzata simile aquella che tocca ogni giorno a miliardi di persone al mondo, costrette a condividere scrivanie, ossigeno e mense aziendali con gente a cui fuori da lì non rivolgerebbero nemmeno una parola: i propri colleghi.