Da domani a Bologna entra infatti in vigore il nuovo limite di velocità di 30 km/h su buona parte delle strade del comune emiliano. Questo progetto, chiamato Bologna Città 30, era stato annunciato nel novembre 2022.
La transizione a questi nuovi limiti è iniziata lo scorso luglio con l’introduzione di una nuova segnaletica orizzontale e verticale e l’inizio di una campagna di sensibilizzazione in cui si invita la popolazione ad andare più piano con le auto per rimanere più sicuri e salvare una vita. Il 27 dicembre è invece partita l’installazione dei 50 cartelli che ricorderanno in modo estremamente evidente questo nuovo limite di velocità ai cittadini.
Il comune è sicuro che questo progetto possa contribuire: a rendere più sicure le strade della città, a promuovere la mobilità sostenibile e ad aumentare la qualità e la fruibilità dell’ambiente e degli spazi pubblici. La Polizia locale controllerà che le persone rispettino le nuove regole, ma sulle strade a 30 km/hg non saranno presenti autovelox fissi.
Le strade di Bologna interessate da questo progetto
Le strade interessate da questo cambiamento saranno quelle cittadine dove c’è spesso del traffico e che sono percorse non solo da automobili, ma anche da biciclette, motorini e persone a piedi, dove si trovano luoghi come scuole, negozi, parchi, eccetera. Rappresentano praticamente il 70% delle strade del centro abitato, percentuale che poi sale a 90 se si contano anche zone come il quartiere Navile e gli assi Borgo Panigale-Reno, San Donato-San Vitale. Tutte le strade ad alto scorrimento manterranno invece il limite di 50 km/h.
Chi non rispetterà le regole potrebbe ricevere delle multe che vanno dai 29,40 agli 845 euro. La sanzione sarà decisa in base al numero di chilometri con cui si è infranto il limite. Nei casi più estremi ci sarà anche la sospensione della patente dai 6 ai 12 mesi.
La popolazione del comune non è proprio felice di questo progetto, soprattutto coloro che per lavoro non stanno in un luogo fisso ma devono spostarsi per diverse zone della città. In questi mesi diverse persone hanno infatti lanciato delle petizioni contro questo progetto, raccogliendo anche tante firme. Anche il partito Fratelli d’Italia si è opposto a questa decisione della giunta del sindaco Lepore.