L’attrice, comica e regista Paola Cortellesi ha avuto un 2023 davvero buono con il successo del suo C’è ancora domani, film in bianco e nero considerato uno dei migliori prodotti italiani di questo secolo. In questi giorni però Paola Cortellesi ha fatto discutere per la sua partecipazione alla cerimonia di inizio dell’anno accademico dell’università Luiss Guido Carli, dove ha fatto un monologo incentrato sul sessismo nelle fiabe.
L’obiettivo del monologo era quello di spiegare come tutte quelle storie contenessero tanti luoghi comuni sulle donne, che negli anni le hanno intrappolate solo in specifici ruoli e che hanno contribuito a sedimentare la cultura patriarcale in Italia. Come esempio ha parlato di due fiabe molto apprezzate, Biancaneve e i Sette Nani e Cenerentola, puntando il dito contro il fatto che le donne hanno dei ruoli positivi per la loro bellezza o dei ruoli negativi, mentre agli uomini (come i principi) spetta la missione di salvare il mondo.
Di Biancaneve ha detto che la protagonista era praticamente la colf dei Sette Nani e ha poi chiesto al pubblico se “Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza, il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso?“. Su Cenerentola ha invece chiesto perché il principe avrebbe avuto bisogno della scarpetta per riconoscerla, quando avrebbe potuto semplicemente vederla in faccia. In chiusura, Cortellesi ha fatto un appello a tutti gli studenti maschi, chiedendogli di rispettare le compagne di università e tutte le donne e di rimanere originali: “siate pazzi, ma non per forza straordinari“.
Le polemiche sul monologo di Paola Cortellesi
Il monologo dell’attrice ha scatenato una grande polemica sui social, con diversi utenti che trovano il lamentarsi di una fiaba scritta due secoli fa – quando la cultura e la società erano profondamente diverse da quelle odierna – una rappresentazione di un'”ignoranza abissale“. Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara, ha dichiarato che se fosse stato presente durante il discorso della Cortellesi si sarebbe alato e avrebbe urlato “Va*******o!“.
Secondo altri l’attrice avrebbe mal interpretato la fiaba, dicendo che Biancaneve aiuta i Sette Nani perché si sente grata verso di loro e vuole rendersi utile. Un utente ha invece fatto notare come sia Biancaneve che Cenerentola fossero vittime di matriarche (la Regina Cattiva per Biancaneve e la Matrigna nel caso di Cenerentola).