Come annunciato in una nota del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alberto Barachini, Padre Paolo Benanti succederà a Giuliano Amato nel ruolo di presidente della commissione AI e per l’informazione, dopo le dimissioni da poco ufficializzate di quest’ultimo. Di seguito le parole del sottosegretario Barachini:
“Prendiamo atto delle dimissioni del Presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato dalla Commissione AI per l’Informazione e andiamo avanti con rinnovata determinazione nel lavoro intrapreso, consapevoli di quanto sia cruciale il settore dell’informazione e della necessità di indagare l’impatto dell’intelligenza artificiale su ogni suo aspetto portando alla luce opportunità, rischi, delineando perimetri etici e possibili sinergie a tutela dell’occupazione e del diritto d’autore. […] Rinnovo la mia stima e la mia fiducia nei commissari che già da martedì prossimo, 9 gennaio, cominceranno a stendere la prima relazione da consegnare alla premier Meloni che ha individuato nell’intelligenza artificiale una delle priorità della Presidenza italiana del G7“
Il Francescano esperto di AI
Per quanto possano esserci dubbi sulla preparazione di Benanti, il suo curriculum è notevole: consegue nel 2008 la licenza e nel 2012 un dottorato in teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana, portando come tesi “The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano“; dal 2008 è docente presso la stessa università da lui frequentata, l’Istituto Teologico di Assisi e il Pontificio Collegio Leoniano ad Anagni, dove si occupa dei corsi di morale sessuale, bioetica, neuroetica, etica delle tecnologie, intelligenza artificiale e postumano.
Attualmente consigliere di Papa Francesco su temi come AI ed etica in campo tecnologico, è anche membro del New Artificial Intelligence Advisory Board delle Nazioni Unite, nominato nell’ottobre 2023 dal Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, con l’obiettivo di definire una governance internazionale dell’Intelligenza artificiale in vista del Summit sul futuro in programma per il 2024 insieme ad altri 39 esperti.
Insomma, Padre Paolo Benanti sembra tutt’altro che un estraneo all’argomento e con grande esperienza nel campo, che speriamo possa portare aa una corretta regolamentazione di questo mezzo in via di sviluppo e i cui limiti sono molto spesso zone grigie difficilmente giudicabili