Il 2023 si è quasi concluso, ed è tempo per One Piece di fare un bilancio degli scorsi 12 mesi. Un bilancio che non può che essere positivo: infatti, il 2023 è stato un anno fantastico per l’opera di Eiichiro Oda. Se è vero che One Piece è sempre rimasto sulla cresta dell’onda, negli scorsi 12 mesi l’opera ha conosciuto una popolarità e un seguito che non si vedevano dalla saga di Marineford.
Infatti, su Manga Plus One Piece è sempre stato tra i primi 5 manga più letti. Mentre su Google Trends in Italia e in altri Paesi l’opera di Oda ha visto un picco di ricerche record nel 2023, mai così alto dai primi anni Duemiladieci. Ma che cosa ha reso così popolare l’opera negli ultimi 12 mesi? La risposta sta in 3 momenti che hanno definito il 2023 di One Piece e che lo hanno reso chiacchieratissimo sul web.
Il live-action Netflix
Se è vero che l’anime e il manga hanno reso così popolare One Piece, è il live-action ad averlo sdoganato tra il grande pubblico. Prodotto da Netflix e Tomorrow Studios, la serie live-action ha avuto un successo incredibile, tanto da essere stato lo show più visto sulla piattaforma streaming per diverse settimane.
Netflix è riuscita a realizzare uno dei pochi adattamenti live-action di un manga che ha avuto un enorme successo, insieme ad Alita – Angelo della battaglia e a Old Boy. Uno dei pregi di questo prodotto sta nel cast: da Emily Rudd (Nami), a Iñaki Godoy (Luffy), da Taz Skylar (Sanji) fino a Mackenyu (Zoro). Tutti sono stati perfetti ed entusiasti nei loro ruoli e hanno conquistato il cuore degli spettatori. A completare questo successo ci sarà la seconda stagione, prevista per i prossimi mesi.
Il debutto del Gear 5 nell’anime
Insieme al live-action, il secondo momento che ha definito il 2023 di One Piece è stato il debutto del Gear 5 nell’anime. L’ultima trasformazione di Cappello di paglia si era mostrata per pochissimi secondi nel film Red, ma era una sorta di easter egg o teaser, più che un debutto vero proprio. Per settimane Toei Animation ha alimentato l’hype intorno a Nika e al “picco” di Luffy. Lo stesso One Piece Day dello scorso luglio è stato proprio incentrato su questa trasformazione.
Infine, il 6 agosto è stato trasmesso l’episodio 1071, che ci ha mostrato sul piccolo schermo il Gear 5 in tutto il suo splendore. Tra slapstick e animazioni esagerate, Cappello di paglia si è scatenato contro Kaido, citando i cartoni animati degli anni Trenta e Quaranta. La ciliegina sulla torta è stata la musica dei “tamburi della liberazione”: una delle migliori tracce dell’anime, soprattutto nella versione mixata con Overtaken.
Il flashback di Kuma
Quando è iniziata la saga di Egghead nessuno si aspettava di commuoversi con il personaggio di Orso Bartholomew. Fino a pochi mesi fa non sapevamo quasi nulla dell’ex membro della Flotta dei Sette, se non la sua appartenenza all’Armata Rivoluzionaria e il suo ordine di proteggere la Thousand Sunny durante il timeskip. Ma poi è arrivato il capitolo 1095: e qui è iniziato uno dei flashback più belli di tutto One Piece, quello di Kuma.
In circa sette capitoli Oda ci ha raccontato la triste storia di Orso: un passato segnato dal sacrificio e dalla sofferenza, con pochissimi momenti di felicità. Prima i suoi genitori e poi Ginny: Kuma ha perso tutto e tutti, prima di trovare la speranza nel prendersi cura della piccola Jewelry Bonney. Ma anche prima di Bonney, Orso non si è mai arreso: si è sempre rialzato e ha protetto coloro cui tiene di più al mondo.
Buon compleanno piccola Bonney!