Descrivere l’importanza culturale del Xiangqi, la variante di scacchi maggiormente popolare sul territorio cinese, è molto difficile. Possiamo dire che, secondo la gran parte degli storici di scacchi, il Xiangqi è la variante nazionale più vicina al gioco originario, l’indiano Chaturanga (la cui prima menzione si ritrova nel testo Vasavadatta databile fra il V e il VII secolo dopo Cristo) non solo dal lato tecnico ma anche da un punto di vista temporale. Non mancano, soprattutto in Asia, i sostenitori della teoria secondo cui il Xiangqi sia invece precedente al Chaturanga.
Nella letteratura cinese antica esistono infatti riferimenti a giochi di tavoliere “simili” agli scacchi databili fra il 200 e il 300 avanti Cristo, e sebbene la maggior parte degli studiosi ritenga attualmente trattarsi di giochi assai più semplici e con poca attinenza agli scacchi come li intendiamo oggi è abbastanza certo che gli Scacchi cinesi siano giocati da centinaia di anni da un immenso numero di persone.
Al netto della scarsa popolarità del Xiangqi in occidente, il gioco ha un peso enorme in tutto il territorio asiatico e l’attenzione mediatica rivolta ai Campionati Cinesi di Scacchi, organizzata dalla Federazione scacchistica della Cina fin dagli anni ‘50, è immensa. Non è però per l’importanza culturale degli Scacchi cinesi che una manifestazione come il Torneo Nazionale Dilettanti, che si è tenuto dal 15 al 17 dicembre 2023 a Lingshui nella provincia di Hainan, è balzata agli onori della cronaca a livello mondiale.
Dopo aver battuto decine di avversari, il quarantottenne atleta della provincia di Henan Yan Chenlong si è aggiudicato il titolo di Campione con relativo premio in denaro. Quasi subito si sono rincorse voci di brogli sulla piattaforma social nazionale Weibo, con riferimento alla celebre Controversia Carlsen-Niemann, episodio di cronaca sportiva accaduto nel settembre 2022 durante la Sinquefield Cup, in cui furono coinvolti i Grandi Maestri Hans Niemann e Magnus Carlsen, campione del mondo in carica.
Battuto da Niemann, infatti, Carlsen si era ritirato dalla competizione accusando tacitamente l’avversario di aver barato. Dalla Rete era giunta la voce che Niemann, che in passato aveva effettivamente barato in alcune partite online, avesse utilizzato trasmettitori wireless collegati a “perline anali” con le quali sarebbe stato in grado di ricevere segnali, sotto forma di vibrazioni, da parte di un computer. La questione era poi finita in tribunale con una querela di Niemann per diffamazione.
Ancora in occidente, una circostanza simile – sebbene di minore rilevanza mediatica – è l’accusa dell’ex Campione Vladimir Kramnik ai danni di Hikaru Nakamura, Gran Maestro che ai tempi si era schierato a favore di Carlsen nella Controversia che abbiamo appena riassunto. Ma cosa è effettivamente accaduto il 17 dicembre scorso in Cina?
Dopo la finale, Yan Chenlong ha bevuto con alcuni amici nella propria camera d’albergo e ha defecato nella vasca da bagno, danneggiando la proprietà dell’hotel, violando l’ordine pubblico e la morale e gettando cattiva luce su tutta la Competizione, secondo quanto ha dichiarato la Federazione scacchistica della Cina. Secondo le norme disciplinari della Federazione, tutti i premi ricevuti da Yan Chenlong verranno revocati, il premio in denaro di 100000 yuan non verrà assegnato e sarà anche bandito per un anno dai tornei ufficiali.
Ad ogni modo, precisa l’Ente nel proprio comunicato, sulla base di quanto appurato, è attualmente impossibile dimostrare che il signor Yan abbia barato tramite sex toys come ipotizzato sui social media. Il signor Yan ha risposto alle accuse dicendo che soffriva di diarrea dopo aver bevuto alcolici. Ha detto che non è riuscito ad arrivare in bagno in tempo e non ha potuto fare a meno di defecare nella vasca da bagno. Ha inoltre ovviamente negato di aver barato nel gioco.
A differenza di quanto riportato da numerose testate, ufficialmente il Campione non è stato squalificato per gli ipotetici brogli, ma per il comportamento “immorale” tenuto la sera della vittoria e le modalità del suo presunto imbroglio sono frutto di ipotesi degli utenti, conseguenza della nota Controversia Carlsen-Niemann. Ma come resistere alla tentazione di inserire un riferimento alle “perline anali” nel titolo di un articolo?